sabato 30 aprile 2011

Miracoli galatinesi - 29 Aprile 2011

Dopo la pagina gloriosa dedicata a Papa Wojtyla, la Congregazione per le Cause dei Santi si trova ad esaminare un caso insolito nella storia della Chiesa, la beatificazione di un intero gruppo di viventi già in odore di santità. Noi Galatinesi possiamo essere giustamente orgogliosi che la nostra Città sia il luogo delle opere soprannaturali della Commissione di Viale S. Caterina Novella: per la cui taumaturgica intercessione avvengono gli eventi prodigiosi. Si son visti anziani operati di carcinoma prostatico riacquistare la potentia coeundi di un gagliardo ventenne, per la gioia di mogli e badanti; donne sottoposte a mastectomia allattare copiosamente come giovanissime primipare; ottantenni parkinsoniani in carrozzella alzarsi e concorrere ai 110 ostacoli con lusinghiero piazzamento finale. E tutto ciò, si badi bene, ope legis, per forza (o forzatura) di legge; al semplice se pur frettoloso esame delle loro cartelle cliniche da parte del venerabile sodalizio presieduto da una guida spirituale di magrezza ascetica e di modi soavi. Alcuni testimoni raccontano con malcelata emozione che il prodigio più stupefacente sia l’avvenuto risanamento del bilancio INPS, a pro degli stipendi dell’alta dirigenza dell’Ente. L’unicità dei fatti sovrumani è data dalla loro regolarità, senza eccezioni di sorta. Tutti miracolati i chiamati a visita, e perciò privati del magro sussidio di cura. Altro che Fatima e Lourdes!

La Chiesa, per mezzo delle Sue voci più autorevoli, ovviamente predica prudenza ed ancora non si esprime, ma la gente grida al miracolo e nel luogo mistico già appaiono appesi al muro gli ex voto: dentiere e barelle, stampelle e protesi mammarie. Ed iniziano anche i pellegrinaggi: prevediamo un boom del turismo religioso. Opportuno quindi pensare all’erezione di un Santuario consacrato a S. Concussa patrona dell’ASL.

Ma pure chi scrive è testimone di un piccolo prodigio quotidiano: quello dei tanti pensionati che sopravvivono “con la minima”, e devono acquistare i medicinali oncologici pagando ticket e contributo di 80-100 euro alla Sanità del Presidente Poeta.

venerdì 29 aprile 2011

Il Galatino anno XLIV n° 8 del 29 Aprile 2011

Sogno di una notte di mezza primavera

Ritorno a casa dopo anni e cammino per le vie del centro. Da quando, tempo fa, hanno istituito la ZTL, passeggiare è rilassante per Galatinesi e visitatori. Risplende la pietra leccese delle facciate di palazzi e chiese, ripulita dai cavi e dalla polvere delle auto di passaggio, per il piacere dei turisti e di noi stessi abitanti. Le tasse recuperate dall’evasione edilizia sono investite nel decoro urbano. Spariti i bidoni della spazzatura, ora che la raccolta differenziata copre l’intero abitato, anche la città è uno specchio come già da tempo sono le frazioni. Finalmente si è data concreta applicazione ad una vecchia ordinanza sindacale che vieta il volantinaggio, ed anche questo contribuisce all’impressione di cura e pulizia. I nuovi parcheggi creati al di fuori della circonvallazione interna e quelli sotterranei in piazza Alighieri hanno di molto alleggerito il traffico. E quei ponti sulla ferrovia snelliscono gli accessi in centro. Noto pure maggiore civiltà nella guida: di certo gli autovelox sono un deterrente, non si gareggia più di giorno e di notte nei viali urbani e nelle strade di periferia, sul filo dei 120 all’ora. Fioccano le multe, balsamo miracoloso per le finanze cittadine, non solo per banalissime cinture slacciate ma soprattutto per infrazioni molto più fastidiose o pericolose. Era ora!

Non seguo le vicende politiche, quelli che sanno mi raccontano che si amministra per il bene pubblico, con decisioni condivise tra maggioranza ed opposizione. I pochi incarichi di un certo rilievo vengono assegnati a persone competenti e disinteressate che li svolgono per puro senso civico, gratuitamente; per le mansioni ordinarie si ricorre all’Ufficio di collocamento, seguendo criteri di necessità ed anzianità. La parentela con i politici esclude dalle nomine pubbliche: moralità, innanzitutto.

Mi riempie di orgoglio sentire, dagli amici che vengono in visita a Galatina, che la città è completamente trasformata in meglio. Il merito è anche di noi elettori: abbiamo scelto con attenzione.

Suona la sveglia: sono le 6. Ora di alzarsi, come tutti i giorni. Forse dovrei cenare più leggero, alla mia età esagerare fa brutti scherzi. Però questo delirio onirico mi stava piacendo…

martedì 19 aprile 2011

Ho riletto, per mia scienza, l’articolo V della Costituzione: riguarda la tutela delle autonomie locali ed il decentramento. Se mal intesa, la lezione di diritto costituzionale porta dritta all’ “articolo quinto” di rito galatinese: una leggina non ufficiale, ma di applicazione puntigliosa, che consente di spartirsi i posti giusti nella pubblica amministrazione piazzando parenti ed amici.

Siamo fuori dalla competenza delle “autonomie locali”, è evidente, per addentrarci nel malcostume, agli antipodi dello spirito dei padri costituenti; comunque emuli del Marchese del Grillo che sbertuccia: “Io sò io, e voi nun siete un c….”, col Popolo Galatinese al posto dei malcapitati borgatari.
Lasciamo i minima immoralia: le liturgie pasquali invitano all’introspezione ed alla purificazione. Cerchiamo un insegnamento, quello che si possa desumere interpretando la tradizione da laici credenti, e vogliamo leggerci la certezza della resurrezione del nostro Sud, perché 150 anni di passione sono troppi. Il riscatto inizia dal ristabilimento della verità storica, l’esatto contrario di quanto insegnato ancora oggi dai manuali scolastici e propalato come Vangelo in questi giorni di celebrazioni. La verità si accompagna alla conoscenza e fa rima con libertà. Mistificare o nascondere un vergognoso passato, tentar di confondere con argomentazioni capziose, raggirare la gente con questo federalismo a senso unico nordista: l'opposto della verità e della libertà. Ma l’inganno non può durare per sempre.
Qualcuno insegna: “Sia il vostro parlare si, si, no, no; il di più viene dal Maligno” (Matteo 5, 37). Mi pare di vederne un buon numero, pur noti frequentatori/frequentatrici di sacrestie e confraternite per bigottismo, che abbiano dimenticato l’ammonimento, a Roma come a Galatina.
Buona Pasqua ai nostri cari Amici ed a Lei caro Professore

venerdì 15 aprile 2011

Il Galatino anno XLIV n° 7 del 15 Aprile 2011

Come ti emancipo il Terrone

Uno studio dell’economista Paolo Savona (ex alto funzionario di Banca d’Italia e altri istituti di credito importanti, cattedratico illustre, già ministro) rivela che il Sud Italia spende ogni anno 63 miliardi di euro in acquisto di beni e servizi prodotti al Nord; mentre appena la metà di quella somma ritorna al Meridione.

Cifra, per avere un termine di confronto, più di 3 volte superiore all’ultima legge finanziaria dello Stato: ricchezza frutto del lavoro meridionale che va su, improduttiva perché sottratta al nostro circuito economico. Si spazia dall’agroalimentare all’abbigliamento, dalla gestione del risparmio (in mano alle banche e finanziarie del Nord) alle assicurazioni, dalle telecomunicazioni ai trasporti. Pare di vederlo, questo organismo già debole ed emaciato, il Meridione, svenarsi per donare sangue al “Fratello d’Italia” obeso e prepotente… Non occorre essere Premi Nobel per immaginare quanti posti di lavoro, quanta ricchezza potremmo creare con le nostre forze, per noi stessi, se appena il 10% di quello che regaliamo al Nord rimanesse qui.

Ora, ci viene magnificata la futura Banca del Sud come munifica regalìa agli ingrati meridionali “parassiti”. Ad indagare su questo progetto si scopre che alcune banche popolari settentrionali (amministrate da persone “gradite” alla Lega) già avanzano la pretesa di controllare il 60% del costituendo Istituto, per replicare i fasti della Cassa per il Mezzogiorno che ha fatto la fortuna del… Nord. Si vorrebbe affidare la pecora al lupo, in buona sostanza.

Pasqua è vicina ed invita alla pacificazione, le celebrazioni per la cosiddetta Unità impazzano sui media; non sarà certo il pericoloso “terronista” che scrive queste righe a guastare il clima da tarallucci e vino. Solo, riflettano i cittadini “sudici” (l’epiteto di conio leghista vorrebbe apparire scherzoso): se putacaso si prendesse esempio dal grande Mahatma Gandhi, e si scegliessero i prodotti nostri, boicottando merci e servizi del Nord Italia? Magari iniziando proprio dalle aziende sponsor di quella Radio Padania che trasmette nel Salento gli insulti ai Meridionali?