venerdì 25 maggio 2012

Il Galatino anno XLV n° 10 del 25 Maggio 2012


Doverosa premessa: lo spirito di chi scrive queste quattro righe non è esattamente quello ilare, scherzoso, canzonatorio dell’autore delle prime due puntate della “Fiaba gotica”. La strage di Brindisi, il sisma in Emilia, non possono che lasciare cicatrici nell’animo di una persona di qualche sensibilità. Ma mentre il terremoto al Nord è un evento naturale ed in qualche modo imprevedibile, la violenza su una vita innocente fa impietrire per la sua barbarie. Bisognerà capire a mente fredda, e chi scrive ha una sua precisa idea: “Prima una vittima, poi mano dura”, la vecchia ricetta di Cossiga per imporre misure dittatoriali “in difesa della democrazia”. Ne riparleremo.
Fiaba gotica (ma un poco barocca) – 3a ed ultima puntata
“Madonna Athena, Messer Cosmo Bellosguardo dalla Montagna Tempestosa ha trionfato in singolar tenzone. È lui il vostro sposo”. La nobildonna legge con indifferenza il messaggio al cellulare ed il suo volto non tradisce alcuna emozione. Troppe volte è rimasta delusa da un matrimonio non consumato o finito anzitempo. Stavolta però le premesse per una salda unione ci sono tutte: comari e compari sono brava gente, i parenti famelici non sono invitati al matrimonio e, ad adiuvandum, suor Pasqualina delle Umili Devote Consorelle la va in montagna or che il sol (dell’avvenire) tramonterà. Così ha comandato capitan Ruggiero. Possiamo stare tranquilli, preparate confetti e bomboniere. Viva gli sposi! Anzi, più correttamente, evviva gli sposi!
“Nonno Pasquino, ma che razza di finale di favola è questo?!?”. Tranquillo, bambino mio, come tutte le fiabe galatinesi, questa è una never ending story. Aspettati altre puntate.

mercoledì 9 maggio 2012

Il Galatino anno XLV n° 9 dell'11 Maggio 2012


Fiaba gotica (ma un poco barocca) – 2a puntata
“Messer Cosmo Bellosguardo dalla Montagna Tempestosa e messer Carolingio dal Vessillo Rossonero son parati alla pugna, madonna Atena! Il vincitore avrà la vostra mano ed il castello”. Il banditore annuncia il duello ma l’espressione della principessa Atena la bella non è di entusiasmo: comunque vada, sarà un attempato guerriero ad impalmarla. Riuscirà a conquistare mai il suo cuore, a risvegliare i sensi sopiti del suo curvaceo corpo elettorale? “Lo scopriremo solo votando”, canta Lucio il citarista. Il volto della ragazza di sangue reale, quella che sognava un aitante principe azzurro, tradisce la delusione.
Ed eccoci al gran giorno, un’assolata domenica di maggio: dopo aver eliminato due tenaci avversari, gli ultimi pretendenti alla mano della nobile fanciulla ed al trono si affronteranno in singolar tenzone. In sella ai loro destrieri dalle fumanti froge… – “Aspetta nonno Pasquino, cosa sono le fumanti froge?” – Beh, sono le narici dei cavalli.. – “Che schifo, nonno!” – Allora, dicevo, in sella ed armati di alabarda e sciabola, protetti da pesanti armature, i condottieri si squadrano da lontano. Dall’alto, nella torre del paterno abituro, Atena la bella lascia cadere un fazzoletto: è il segnale.
Incitati dai cavalieri e dalle loro fazioni, tra due ali di folla, i destrieri si slanciano in un galoppo sfrenato. La polvere della piazza d’armi si alza sempre più fitta, le urla di sprone dei duellanti si uniscono a quelle della gente; dalle opposte schiere gonfaloni al vento e bandiere colorate sembrano fiori in un prato primaverile. Ecco che i guerrieri incrociano le armi, le punte delle alabarde splendenti colpiscono le corazze…ed i due combattenti cadono a terra nello stesso momento, in un clangore di metallo. “Clangore, nonno?” – Si, piccolo, rumore di ferraglia. – “Come quando la nonna ha stampagnato la Matiz sul muretto?” – Esatto, bambino mio…
Intanto, gli sciacuddhri e le streghe hanno lasciato furtivamente Palazzo degli Orsettini da un portoncino laterale, non è più tempo di intrighi. Alla finestrella trilobata della torre, donna Atena e le sue dame di compagnia attendono il verdetto con trepidazione. Per la verità, sbadigliano davanti ad un caffè con le pastarelle, ma la scena è fuori contesto: tagliamola, via. Ed alla fine un paggetto dà il sospirato annuncio con un sms al cellulare di madonna: il vincitore è…
Ve lo dico tra 15 giorni: ora spazio alla pubblicità elettorale.