venerdì 14 dicembre 2012

Il Galatino anno XLV n° 21 del 14 Dicembre 2012


Sembra Versailles ma è un colle romano

Ci sono notizie che aprono il cuore alla gioia ed infondono speranza. È bello sapere che a Bengodi “La Legge” (iniziale maiuscola) “è uguale per tutti”. Lo ribadisce nei fatti l’Altissima Corte che accoglie il ricorso del Re contro una Procura di provincia. Dettaglio insignificante, argomento capzioso, ricordare che il 40% dei giudici di quell’autorevole consesso sia nominato dallo stesso Sovrano (14 su 35, mentre 13 sono di nomina del Parlamento, di questo commendevole Parlamento). È davvero singolare la Corte: una cortina, detto vezzeggiando, messa lì a coprire, a riparare dai rigori dell’inverno? Oppure una corte di cortigiane e cortigiani? Damine e cicisbei settecenteschi con parrucca e ventaglio, in attesa della cerimonia del Bacio della Pantofola alla presenza dell’augusto Regnante? Assolutamente no! Chi siamo noi, rozza e volgare plebaglia, per giudicare i sommi giudici dal giudizio tanto giudizioso? Ma verbalizzando pensieri associativi, potremmo osare: per corte si intende forse l’arte antica e desueta del corteggiamento, il rituale stucchevole (ai nostri tempi) del mostrare interesse verso qualcuno al fine di seduzione, con atteggiamento sottomesso e lusinghiero? No, troppo demodé.  
Smettiamola col sarcasmo irriguardoso e conformiamoci all’olimpica tranquillità del Colle, che “ha atteso serenamente ed ha accolto con rispetto la sentenza della Consulta” (quella che il Popolo insulta). Dubitavate che si sarebbe scomposto? Allora beccatevi ‘sto comunicato, voi che aspettavate, maliziosi!, espressioni di gioia smodata e gesti dell’ombrello all’indirizzo della folla tumultuante.
Scrive il Sommo Poeta: “Ho io grazie grandi apo te?”; “Anzi maravigliose!”. Taide, l’etèra dantesca, non c’entra niente col discorso che facciamo, ma mi sovviene giusto in questo momento. Sto diventando vecchio e sconclusionato. Forse.

giovedì 6 dicembre 2012

Il Galatino anno XLV n° 20 del 7 Dicembre 2012


Schizofrenie politiche (appoggiare Monti e dirsi democratici)

L’elettorato di centrosinistra ha espresso il suo voto nelle primarie del PD il 25 novembre e, per il ballottaggio, una settimana dopo, domenica 2 dicembre. Non entro nel merito della scelta ed accenno soltanto ai dati sull’affluenza: qualche giornale ed una trasmissione televisiva dimostrano che alcuni elettori hanno potuto votare più volte in sezioni diverse, per cui è ragionevole supporre che 3 milioni di votanti sia un numero sovrastimato rispetto alla realtà. All’elettorato di orientamento opposto non sarà concessa neanche l’inutile soddisfazione di esercitarsi nei ludi cartacei delle primarie: il Leader Eterno, ad imitazione della dinastia nordcoreana dei Kim, minaccia di ricandidarsi a capo di una “nuova” formazione politica. Sarebbe più credibile Cicciolina come presidente del Partito delle Illibate.
Mi interessa focalizzare l’attenzione su altri aspetti. Il PD ha ricevuto negli ultimi 4 anni rimborsi elettorali per oltre 200 milioni di euro; mensilmente ogni parlamentare ne versa al partito 1500 della propria indennità. Sono cifre rese pubbliche dal tesoriere Antonio Misiani, ultimo omologo del più celebre Primo Greganti in arte “compagno G” ai tempi di Tangentopoli, quindi non confutabili. Si aggiunga che il PD possiede immobili per un valore di quasi un miliardo di euro e “partecipa” dell’attività di più aziende e cooperative in vari settori economici. Sottolineo chiaramente: tutte le forze politiche ricevono rimborsi in ragione del proprio peso elettorale, anche partiti moribondi o defunti in quanto confluiti in altre aggregazioni; tutte possiedono immobili e partecipazioni lucrative, qualsiasi affermazione contraria ribadisca Di Pietro (quoque tu…) con evidente imbarazzo. Quali vie possano prendere a volte queste nostre tasse, distratte dalla loro originaria funzione di rimborso elettorale, ce lo potrebbero spiegare (tra i tanti) Luigi Lusi ex tesoriere della Margherita e Franco Fiorito ex capogruppo del PDL in regione Lazio. Infine, è appena il caso di ricordare che il PD, in combutta con tutti gli altri partiti, sostiene con convinzione il non-eletto esecutivo Monti longa manus della BCE, ovvero il governo più ferocemente antidemocratico, elitario e distruttivo che questa sfortunata nazione abbia mai subìto. Sorvoliamo.
Perciò confesso di commuovermi al pensiero dei tanti sinceri idealisti che, ignari di quanto sopra, si mettono in fila con pazienza e, dopo aver versato 2 euro per la causa, scelgono un candidato. Proprio vero, il popolo italiano è 3 volte buono.