sabato 30 maggio 2015

Il Galatino anno XLVIII n° 10 del 29 maggio 2015

Orate et votate fratres

Venga Padre, si accomodi”. Il prete entra e benedice casa e famiglia con l'aspersione d'acqua benedetta e la formula di rito. Preghiera, invocazioni e segno della croce concludono la breve, intima cerimonia.
Al momento del commiato, il sacerdote estrae dalla tasca della tonaca il santino e lo porge ai padroni di casa. Marito e moglie si guardano perplessi. “Fratelli, se non avete impegni...”
Il cartoncino affidato alle mani dell'incredula coppia non è l'immagine della Madonna né quella del Santo Patrono, e neppure dell'estasi mistica di Teresa d'Avila. Niente di tutto questo, trattasi di “santino” elettorale. L'aiuto delle gerarchie angeliche - serafini, cherubini, troni e dominazioni, e la moltitudine dei cori celesti all'uopo coalizzati - porterà all'elezione del candidato “unto del Signore”.
In tempo di consultazioni regionali, il pretino improvvisatosi agit-prop, avrà imparato a non scherzare coi politicanti, mentre tenta di praticare coi santi? Oppure ancora una volta, come anni fa, dovrà incassare il pittoresco invito della pasionaria locale a lasciare a Cesare quel che è di Cesare? 

domenica 10 maggio 2015

Il Galatino anno XLVIII n° 9 del 15 maggio 2015

Non è l'Oscar (ma gli somiglia un poco)

Alcuni anni fa, dalle colonne di un quotidiano on-line lanciammo la proposta semiseria dell'attribuzione di un premio all'esponente locale che si fosse maggiormente distinto per visibilità ed efficacia dell'azione politica. Chiamammo quel premio “Caput Mentulae”, con la convinzione (poi confermata dai fatti) che alcuni cultori della lingua latina – sia accademica che maccheronica – ne avrebbero apprezzato lo spirito satirico. In quel lontano 2010 l'ambìto, quantunque simbolico, riconoscimento venne attribuito per acclamazione popolare ad una politica nota tanto per il carattere estroverso e disinibito quanto per l'indiscutibile coerenza. Caso raro, militava e milita tuttora nello stesso partito, con una convinzione che le ha permesso l'arruolamento nel suo gruppo di esponenti locali di diversa provenienza e la candidatura alle prossime regionali. Chapeau.

Nella scia di quella trovata goliardica, ci piacerebbe che a fine anno – ma anche prima, acquisiti i responsi della prossima consultazione regionale – da queste pagine un'espressione di popolo, corale, sentita da tutti i Cittadini, indicasse tra i Nostri Cari il più meritevole quale portatore di voti per la causa altrui: al quale vincitore, in pompa magna, e magari nella splendida location del nostro piccolo Arco di Trionfo, quella Porta Luce onorata dalla presenza dei bidoni del pattume, oppure anche in piazza, con sfondo di Fontana a Secco del Martinez, sarà conferito il “Cane Valiò d'oro 2015”.