sabato 9 luglio 2016

Il Galatino anno XLIX n° 13 del giorno 8 luglio 2016

"Funere mersit acerbo”

Esistono caratteri che, come spugne psichiche, assorbono lo spirito del tempo – buono o cattivo ch’esso sia, a volte restandone intossicati senza saperlo –  lo metabolizzano e lo donano al prossimo nella forma del bene e dell’amore fraterno.
Quasi angeli incarnati, sempre presenti nel pericolo e nel dolore. Nulla pretendono, neanche gratitudine: la loro paga è il sorriso e la salute fisica e psicologica del beneficiato.
Sono in genere persone schive e dimentiche di sé fin quasi all’ascetismo. Ci accorgiamo di loro solo quando, per cause le più varie, a volte tragicamente dolorose, la loro assenza è un vuoto che sconvolge.

Serena era così, racconta chi l’ha conosciuta. Tanta forza ha dato agli altri da non averne più per sé stessa. E stavolta il nomen omen ha generato la sua disperata eccezione.