venerdì 16 settembre 2016

Il Galatino anno XLIX n° 14 del 16 settembre 2016

“Stavota nu’ te vota”

Mi ero ripromesso di non occuparmi più delle questioni cittadine. Volevo liberarmi dal senso di nausea causato dall’osservazione dei vecchi problemi irrisolti, ed anzi aggravati, nel corso degli anni e dei governi; ma soprattutto dalla contemplazione, tra l’inorridito e il divertito, della fauna politica. Fra tutti gli zoo visitabili, il più costoso ed inutile.
Spinto da curiosità, ricado nello stesso errore, e mi spiego meglio: voglio vedere se anche nella prossima tornata elettorale, si presume fissata nella primavera del 2017, il Galatinese sceglierà le stesse facce (senza aggiunta di complementi di specificazione) che hanno imperversato da 20 anni a questa parte, oppure deciderà di fare tabula rasa.
Se cioè, svolgendo quel compito di selezione che ogni eterno candidato, ogni inamovibile segretario di partito avrebbe dovuto eseguire (qualora fossero dotati di un minimo di autocritica e coscienza civile, quindi in un periodo ipotetico dell’irrealtà), l’elettore Galatinese vorrà premiare col voto persone mai politicamente coinvolte, a nessun livello e con nessun incarico. Quei volti nuovi di cui si sente necessità assoluta come di una boccata d’aria pura.

Nella vicina Nardò il miracolo è avvenuto. Spero che qui il nostro atavico carzilarghismo non abbia il sopravvento anche stavolta.