venerdì 26 marzo 2010

Il Galatino anno XLIII n° 6 del 26 Marzo 2010

Il Male
Il Re del Mondo domina questo secolo, come il precedente. Sembriamo indifferenti alla presenza del male, non riusciamo a riconoscerne le manifestazioni terrene anche se evidenti.
Non crediamo sia naturale nell’uomo la propensione al male: piuttosto il libero arbitrio. La legge morale nella coscienza di ognuno di noi è richiamo universale ed eterno, ma a volte accade di lasciare consapevolmente che istinto e passioni ci allontanino dalla Via. Può succedere e succede anche ai Catoni contemporanei che, ritenendosi immuni dall’errore, giudicano il prossimo secondo un codice etico che dimenticano di applicare a sé stessi ed alle persone loro vicine. La cronaca recente è prodiga di esempi, ma indulgenza e pietas coi presuntuosi sono virtù che accomunano il credente e l’agnostico.
Abbiamo poi una visione limitata del male: lo riduciamo alla ribellione alle leggi della Natura, al sovvertimento delle regole che scandiscono la nostra vita e l’armonia del nostro habitat. In questo caos identifichiamo la volontà di dominio dell’Angelo decaduto, disordine nascosto dal progressivo evolvere della cosiddetta civiltà. Invece il male è fuori, intorno a noi, ma specularmente anche in interiore homine, forse nel relativismo al quale ci affidiamo come ad un sonno della ragione dolce e rassicurante.
Oportet quod Deus sit in omnibus rebus et intime”: oggi più che mai è necessario il Cristo in Croce per ridestarci, se ancora desideriamo accoglierne il messaggio.
Serena Pasqua a tutti.

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