sabato 14 settembre 2024

Il Galatino anno LVII n° 14 del 13 settembre 2024

 

From Pompei with love

   Nei confronti di Gennarino Settebellezze, ministro dimissionario, registriamo a caldo due diversi atteggiamenti del pubblico maschile. Il primo è una malcelata invidia per il bruttino abile nel circondarsi di appariscenti compagnie femminili: conquiste imputabili, dice l’immaginario popolare, esclusivamente alla posizione di potere, dovendosi escludere un sex appeal non rilevabile ad una pur sommaria valutazione estetica. Il secondo sentiment verso il potente caduto in disgrazia è la commiserazione, tramutata spesso in accanimento, in attesa famelica di nuovi sviluppi mediatici sullo scandalo appena esploso; come del resto promette l’unica intervista televisiva rilasciata dalla signora “sedotta e abbandonata”, le affermazioni della quale lasciano intravedere ulteriori coinvolgimenti muliebri configuranti un harem ministeriale di cui, ad oggi 7 settembre, sfugge la consistenza numerica. In questa vicenda di fesso extraconiugale, chi rileva l’ennesima figuraccia delle istituzioni, dimentica però una tradizione italiana consolidata dal 1860.

   Tradizione ben dipinta dalla schietta volgarità del detto plebeo, precisamente quello che paragona la resistenza di un sottile particolare tricologico alla forza di trazione d’una fune intrecciata.

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