In
sella
Uno studio scientifico della giapponese
Tohoku University conferma che guidare la moto mantiene giovane il cervello e migliora
le capacità cognitive e di memoria. L'ebbrezza data dalle due ruote provoca un
costante e salutare senso di allerta; la continua ricerca dell’equilibrio e
l’attenzione posta nel padroneggiare il veicolo “allenano” corpo e mente in
misura maggiore di quanto avviene nella conduzione dell’automobile, che deve
essere compassata per natura.
Chi scrive possiede e guida entrambi i mezzi
ed è quindi in grado di esprimere un giudizio obiettivo su quanto si osserva
sulle strade. Il consiglio imparziale agli automobilisti è quello di favorire
per quanto possibile la circolazione delle due ruote, anche col semplice gesto
di accostare a destra per facilitare i sorpassi, ad esempio, oppure col dare
strada negli incroci e nella percorrenza delle rotatorie. Agli amici
motociclisti, ricordo che la compagna più fedele in sella è la prudenza. La
litoranea Otranto-Leuca non è un circuito di gara, il “manico” più capace non è
quello che arriva per primo ma quello che rispetta sé stesso, il passeggero, la
moto ed ovviamente gli altri.
Buona strada a tutti.
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