Effetti collaterali del caro-carburanti
Prezzo della benzina prossimo ai 2 euro al litro, livello già superato nelle stazioni di servizio di alcune autostrade. Sul piede di guerra i piccoli gestori per il calo delle vendite, gongolano invece i petrolieri: sarà ancora più facile, con questi guadagni, scapricciarsi ad ingaggiare calciatori da 20 milioni a stagione per la propria squadra, alla faccia degli operai in mobilità. Si lamentano, è chiaro, gli automobilisti e tutti coloro che usano il mezzo privato per lavoro, perchè muoversi è diventato costosissimo. In conseguenza, sulle strade la velocità media è scesa di molto. È facile vedere lunghe teorie di auto, anche di lusso, viaggiare a 70-80 Kmh, un regime di tutto riposo per i motori e quindi di bassi consumi. Diminuiscono, ovviamente, le probabilità di incidenti dovuti all’alta velocità. C’è poi un altro aspetto molto significativo, che è l’incremento dell’uso del mezzo pubblico (ad esempio i trenini della Sud Est) anche in zone come il Salento dove era ancora poco diffuso, e il cosiddetto car sharing ovvero l’uso dell’auto per recarsi al lavoro condividendola con altre persone. Questi sono alcuni risvolti positivi.
Di contro, siccome i costi di gestione delle auto sono ormai insostenibili per le famiglie, se ne limita l’utilizzo solo quando indispensabile e si risparmia su tutto. Qualcuno, purtroppo, anche sulle assicurazioni. C’è chi esibisce sul parabrezza contrassegni taroccati, cioè riprodotti falsamente con lo scanner ritoccando le date di scadenza. Anche per questo motivo ho aumentato la mia prudenza alla guida. So che, in caso di sinistro, ho una probabilità su tre di incontrare conducenti non assicurati. Il che vuol dire che i danni ai mezzi ed alle persone, nel 30% dei casi, sono purtroppo scoperti da indennizzo, come in una roulette russa. Volendo, c’è tanto lavoro per le forze dell’ordine preposte al controllo del traffico.