sabato 16 luglio 2022

Il Galatino anno LV n° 13 del 15 luglio 2022

 

Hic manebimus… optime?

   Quanto segue sono considerazioni del tutto personali.

   Al sindaco uscente ed alla sua squadra serbo gratitudine. Penso sia dovuta ad uno schieramento che, nella sua azione amministrativa, è stato lontano da ragioni private o di fazione ed ha perseguito il bene comune; un gruppo, sia detto chiaramente, i cui "danti causa" sono stati i soli cittadini di Galatina. Più ancora sono riconoscente in quanto consapevole che l’eredità del predissesto ha consentito risicatissimi margini di manovra; e che inoltre, per metà durata mandato, la gestione economica è stata indirizzata dalle conseguenze della pandemia prima, e poi anche dalla crisi ucraina. Mi pare che i risultati siano comunque apprezzabili, posto che i "compitini" hanno ricevuto dalla "maestra" (la Corte dei conti) un dieci e lode. Questo è un fatto.

   La città ha acquisito ampia rilevanza culturale e turistica, avendo goduto come mai prima dell'esposizione in vetrine mediatiche nazionali ed internazionali. È poi di grande risalto la circostanza che un dirigente comunale sia stato incaricato dalla Prefettura di illustrare ai colleghi della provincia i risultati ottenuti in termini di trasparenza e misure anticorruzione ed antimafia. Altro segnale di condotta rispettosa: non si è registrata la stessa "morìa" di segretari comunali (ben 3!) che ha colpito una realtà vicina, rappresentata spesso ed ingiustificatamente quale esempio positivo: singolare statistica che meriterebbe qualche dettaglio da parte di un consigliere "d’importazione".

   Dal punto di vista politico, è risultato benefico l’aver posto ai confini della dialettica cittadina, in questi ultimi 5 anni, di un onnipresente spirito malefico, reo della fine precoce ed infausta di precedenti amministrazioni, e l’aver neutralizzato l’inquietante longa manus di città prossime a Galatina. Ne ha guadagnato la totalità del nostro corpo politico, che ha potuto sinora presentarsi non “orizzontale” ma "verticale", a schiena dritta, con dignità e prestigio ritrovati, agli interlocutori istituzionali e politici. È un quadro apprezzabile oggettivamente. Questa la pars construens.

   Ho l’abitudine di non esprimere valutazioni su persone che non conosco o circostanze ipotetiche, in quanto ritengo prudente astenermi dal commentare narrazioni fantasiose e pettegolezzi, favorevoli o contrari che siano. Ma atti, fatti o dati politicamente rilevanti non costituiscono materia di interpretazione soggettiva. Resto qui, in vigile attesa, ad annotare in maniera puntuale e senza preconcetti il loro verificarsi.