Dalla Pampa con Amore
Il collezionista di senatori (3 milioni cadauno,
all’ingrosso) dichiara, stavolta con qualche fondamento, di “non poter vedere”
i magistrati del tribunale di Milano. Anche l’ultimo dei cittadini – digiuno di
oculistica, come i più– è stato ampiamente informato sulla uveite e sugli impedimenti
legali derivanti dalla patologia oftalmica che, per primo chi scrive, dal nome avremmo
facilmente scambiato per un liquore alla frutta: “Un bicchierino di uveite?”
“Grazie signora, sono astemio, come se avessi gradito”.
In contrasto evidente con le stucchevoli liturgie politiche
da basso impero, porta una ventata di freschezza quel quivis de populo venuto dalla “fine del mondo”, che nel nome e nei
primi gesti da Pontefice si ispira al poverello d’Assisi. I rumours vaticani raccontano che, alla
prima vestizione, abbia rifiutato la mozzetta, la stola rossa bordata
d’ermellino cara al suo predecessore, con una frase significativa: “È finito il
carnevale”, e si sia presentato al balcone ornato solo di una croce di metallo
vile. Uno schiaffo morale per qualche cardinale di Santa Romana Chiesa che usa
spostarsi a bordo di una Bentley da 200.000 euro con autista.
Apprendiamo pure che l’ultimo successore di Pietro intende
guidare una Chiesa povera per i poveri. Santità, Vi basterà varcare le mura
leonine ed il Vostro desiderio potrà facilmente realizzarsi: qui in Italia la
dittatura degli usurai (non più umana di quella che Voi avete conosciuto in
patria) ha realizzato la società ideale per il Vostro Santo Magistero, con 59
milioni di indigenti. Il milione restante prospera grazie a politica e malavita,
che coincidono, a queste latitudini.