Giornalismo arruolato
La generazione del boom economico ricorda i cartoni animati
di Hanna & Barbera, trasmessi in bianco e nero dagli unici due canali Rai
allora disponibili. Archeologia televisiva, molto prima dei robot giapponesi
che hanno imperversato negli ’80.
C’era Yoghi col fido amico Bubu,
Braccobaldo, Magilla Gorilla. E Svicolone, puma dai modi eleganti, che nel
doppiaggio italiano veniva caratterizzato dall’inconfondibile accento
bolognese. Il personaggio avvicinava gli umani con atteggiamento compiacente e
servile, però veniva regolarmente congedato a fucilate. Il commiato di Svicolone
(origine del suo appellativo), prima di schizzare via a tutta velocità
scansando i pallettoni, era: “Svicolo tutto a mancina, perfino!”. Non ho
dimenticato le sibilanti della cadenza emiliana del suo motto, ora che da
adulto associo la frase topica ai tanti Svicolone che incontro: pronti
all’adulazione stucchevole quanto al subitaneo dileguarsi, al minimo segnale di
declino del potente di turno.
Condivido a ragione queste memorie
infantili. Mi spiego: nell’informazione di regime, conduttori e giornalisti non
vanno mai oltre l’indagine pruriginosa sulla nipote di Mubarak e sulle leggiadre
pulzelle elette e/o trombate (anche con
inversione causale degli aggettivi) che in ogni tempo gli furono gradite, facendone
materia di sussiegosa disquisizione. Peccato impegnare cotanto acume sugli eccessi
viagratici senili quando, ad esempio, potrebbero renderci edotti sulla truffa bancaria
consumata a Siena, la più colossale di tutti i tempi per proporzioni e danni
collettivi, se solo volessero ficcanasare negli affari loschi del partito
amico. Oppure informarci sulle vere cause dell’ “inevitabile” intervento armato
in Siria, la cui banca centrale è una delle ultime non ancora in mano ai
Rothschild come nel resto del mondo. Analogamente alle banche sovrane di
Afghanistan, Iraq, Libia prima delle guerre di “liberazione” combattute col
nostro contributo. Strane coincidenze.
Invece no, tacciono tutti, anche
il più travagliato dei commentatori. Marco il censore svicola tutto a mancina.
Perfino.
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