sabato 14 dicembre 2013

Il Galatino anno XLVI n° 21 del 13 Dicembre 2013

Discorso della Corona

Salute a Voi, cari Sudditi. Con paterna sollecitudine ci accingiamo al grato ufficio del messaggio di fine anno.
Siamo certi di interpretare sentimenti e valori condivisi, quando affermiamo che l’auspicato, incruento passaggio dalla repubblica alla monarchia, che  Noi impersoniamo, è stato imposto alla Nazione da un grave stato di necessità: la repressione delle pulsioni rivoluzionarie e populiste ma principalmente il salvataggio degli istituti di credito. A tali ineludibili compiti, al secondo in particolare, l’Europa ci ha chiesto di adempiere con impegno indefesso, anche col sacrificio della Costituzione, della sovranità popolare, delle vite degli stessi cittadini quando necessario. Ad essi ci siamo applicati con diuturno zelo e passione genuina, mossi dal rispetto degli accordi vessatori sottoscritti (incuranti della volontà contraria di Voi cittadini) con gli organismi europei di governo, che oggi opportunamente coincidono con le istituzioni finanziarie insediate al posto di quelli. Il governo è la BCE e la BCE è il governo. L’inutile orpello della sovranità popolare – residuo cascame del deposto regime parlamentare – pertanto è stato rimosso e la sospensione della democrazia sine die si è resa necessaria, per il bene dello stesso Popolo che ora Noi guidiamo e rappresentiamo per grazia di Dio e della Banca Centrale Europea (eterna gloria al suo Governatore).
Sudditi! Gli indiscriminati attacchi di certa magistratura rivoluzionaria alla Nostra Augusta Persona, repressi con indefettibile rigore, sono gli ultimi sussulti della sospesa democrazia, sistema di governo obsoleto e non più al passo dell’Europa carolingia cui tutti aneliamo. L’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale è quanto mai utile ed improcrastinabile. Ed affermiamo con viva e vibrante soddisfazione che, anche grazie al Nostro impegno, questo traguardo appare vicino a realizzarsi. La crisi economica è superata, la disoccupazione è ai minimi storici ed il rancio è sempre ottimo ed abbondante.
Con rinnovata fiducia nel Vostro senso di responsabilità guardiamo a Voi, amati sudditi. Siate tranquilli ed operosi, rispettate il Vostro Sovrano, pagate le tasse ed il canone ed abbiate incrollabile fede nel radioso futuro che attende la Nazione. Ogni irricevibile moto di dissenso, ogni critica irriguardosa seppure mascherata da satira al potere, saranno considerate delitti di lesa maestà ed attentati al Nuovo Ordine Mondiale costituito, che ci onoriamo di servire.
A Voi tutti, alle Vostre famiglie, la nostra indulgente magnanima benedizione ed i nostri più fervidi voti augurali


Dai Regi Palazzi, 31 dicembre 2013

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