Discorso della Corona
Salute a Voi, cari Sudditi. Con
paterna sollecitudine ci accingiamo al grato ufficio del messaggio di fine
anno.
Siamo certi di interpretare
sentimenti e valori condivisi, quando affermiamo che l’auspicato, incruento
passaggio dalla repubblica alla monarchia, che
Noi impersoniamo, è stato imposto alla Nazione da un grave stato di
necessità: la repressione delle pulsioni rivoluzionarie e populiste ma
principalmente il salvataggio degli istituti di credito. A tali ineludibili
compiti, al secondo in particolare, l’Europa ci ha chiesto di adempiere con impegno
indefesso, anche col sacrificio della Costituzione, della sovranità popolare,
delle vite degli stessi cittadini quando necessario. Ad essi ci siamo applicati
con diuturno zelo e passione genuina, mossi dal rispetto degli accordi vessatori
sottoscritti (incuranti della volontà contraria di Voi cittadini) con gli
organismi europei di governo, che oggi opportunamente coincidono con le
istituzioni finanziarie insediate al posto di quelli. Il governo è la BCE e la
BCE è il governo. L’inutile orpello della sovranità popolare – residuo cascame
del deposto regime parlamentare – pertanto è stato rimosso e la sospensione
della democrazia sine die si è resa
necessaria, per il bene dello stesso Popolo che ora Noi guidiamo e rappresentiamo
per grazia di Dio e della Banca Centrale Europea (eterna gloria al suo
Governatore).
Sudditi! Gli indiscriminati
attacchi di certa magistratura rivoluzionaria alla Nostra Augusta Persona,
repressi con indefettibile rigore, sono gli ultimi sussulti della sospesa
democrazia, sistema di governo obsoleto e non più al passo dell’Europa carolingia
cui tutti aneliamo. L’instaurazione di un Nuovo Ordine Mondiale è quanto mai utile
ed improcrastinabile. Ed affermiamo con viva e vibrante soddisfazione che, anche
grazie al Nostro impegno, questo traguardo appare vicino a realizzarsi. La
crisi economica è superata, la disoccupazione è ai minimi storici ed il rancio
è sempre ottimo ed abbondante.
Con rinnovata fiducia nel Vostro
senso di responsabilità guardiamo a Voi, amati sudditi. Siate tranquilli ed
operosi, rispettate il Vostro Sovrano, pagate le tasse ed il canone ed abbiate incrollabile
fede nel radioso futuro che attende la Nazione. Ogni irricevibile moto di
dissenso, ogni critica irriguardosa seppure mascherata da satira al potere, saranno
considerate delitti di lesa maestà ed attentati al Nuovo Ordine Mondiale
costituito, che ci onoriamo di servire.
A Voi tutti, alle Vostre
famiglie, la nostra indulgente magnanima benedizione ed i nostri più fervidi voti
augurali
Dai Regi Palazzi, 31 dicembre
2013
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