venerdì 28 ottobre 2016

Il Galatino anno XLIX n° 17 del 28 ottobre 2016

Eravamo quattro amici al Quirinale

Prendi nota amico Lettore, anzi, come dicevano i nostri ‘ntichi , “rreculàte e fanne”: tradotto per chi non è nato nei paraggi della Chiesa Madre “Pensaci su ed agisci di conseguenza”. Si schiera a favore del “SI” al referendum un ex Presidente – sempre sia lordato, pardon, lodato* –  che continua senza scandalo a parlare ed agire come se lo fosse ancora, ed avverte che sarebbe molto contrariato se dovesse prevalere un voto negativo.
E chi siamo noi, per dispiacere un novantenne che vive di stenti, sopravvivendo di misera pensione? Lontano sia, che il nostro “NO” possa causargli un malore, un mancamento, una sia pur leggera afflizione. Si usi la cautela dovuta al “mio comunista preferito” (parole e musica di Henry Kissinger).
Ad adiuvandum, anche il Presidente Obama si pronuncia per il “SI”, come prima ha fatto il suo ambasciatore a Roma, con una prepotenza che le regole diplomatiche non contemplano (tranne che nei rapporti con le colonie): ma si sa, quello che il padrone desidera, la colf predispone obbediente. E gli americani qui da noi sono padroni e signori, status che richiede poco sforzo vista l’ampia disponibilità di camerieri, lacchè, famigli e personale di bassa forza tra la fauna politica italiota a libro paga di zio Sam.
P.Q.M.: per questi motivi, direbbe Tonino Di Pietro, voterò “NO”. Oltre che per non regalare la mia residua sovranità/dignità di elettore a chi me ne ha privato quasi del tutto.









* colpa del correttore automatico che non ha funzionato

venerdì 14 ottobre 2016

Il Galatino anno XLIX n° 16 del 14 ottobre 2016

L’eterno ritorno dell’identico

Circolano pettegolezzi in città: si sa, il paese è piccolo e la gente mormora.
Mediocri artisti d’ogni scuola, pre-, post- e neo-alessandrini, attendono con ansia il ritorno della Maestra, per iscriversi alla sua Accademia.
Dicono che stia ritornando, carica di gloria ed onori, ad insegnare nuovamente la Nobile Arte, e si chiedono: arriverà vestita di lino di Fiandra? Adotterà come simbolo l’animale invulnerabile al fuoco, la resistente salamandra?

Preparatevi, Cittadini. Torna Cassandra.

domenica 2 ottobre 2016

Il Galatino anno XLIX n° 15 del 30 settembre 2016

Flavio, facci sognare

Certo, abbiamo da apprendere. Come si attirano turisti danarosi e propensi a spendere, questo non sappiamo farlo. Ed è bene ponderare con umiltà ed attenzione sulle parole di Briatore, distillate gratuitamente e con sobria eleganza per noi Salentini, gente grezza, quali pure gemme di capacità imprenditoriale. Lui è uno che le cose le sa fare, in Sardegna ne hanno la prova provata: e qualche recente debituccio – poca cosa, appena alcune centinaia di migliaia di euretti – non cambia lo stato dell’arte del divertimentificio pacchiano.
Giustamente, dice il saggio da Cuneo (dove non ha fatto il militare, diversamente da Totò), i ricchi non curano cattedrali e monumenti, coste di selvaggia bellezza e cibo naturale. Nulla di tutto ciò, importa loro che ci siano hotel extralusso, porti per mega-yacht e quella merce, alquanto inflazionata in verità, su cui ha costruito le sue fortune politiche il mitico Cetto Laqualunque, che il migliore dei nostri uomini di governo indicava chiamando la parte tricologica per il tutto.

Impariamo velocemente la lezione briatoresca, e che la fortuna assista noi ed il nostro ancora per poco incontaminato Salento.