domenica 2 ottobre 2016

Il Galatino anno XLIX n° 15 del 30 settembre 2016

Flavio, facci sognare

Certo, abbiamo da apprendere. Come si attirano turisti danarosi e propensi a spendere, questo non sappiamo farlo. Ed è bene ponderare con umiltà ed attenzione sulle parole di Briatore, distillate gratuitamente e con sobria eleganza per noi Salentini, gente grezza, quali pure gemme di capacità imprenditoriale. Lui è uno che le cose le sa fare, in Sardegna ne hanno la prova provata: e qualche recente debituccio – poca cosa, appena alcune centinaia di migliaia di euretti – non cambia lo stato dell’arte del divertimentificio pacchiano.
Giustamente, dice il saggio da Cuneo (dove non ha fatto il militare, diversamente da Totò), i ricchi non curano cattedrali e monumenti, coste di selvaggia bellezza e cibo naturale. Nulla di tutto ciò, importa loro che ci siano hotel extralusso, porti per mega-yacht e quella merce, alquanto inflazionata in verità, su cui ha costruito le sue fortune politiche il mitico Cetto Laqualunque, che il migliore dei nostri uomini di governo indicava chiamando la parte tricologica per il tutto.

Impariamo velocemente la lezione briatoresca, e che la fortuna assista noi ed il nostro ancora per poco incontaminato Salento. 

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