Davanti
al monumento di Mazzini
Rimasta senza governo
per un anno, la Spagna è cresciuta molto più dell’Italia nello stesso periodo.
Lo stesso si può dire del Belgio, senza guida per un anno e mezzo. Lì si è
gestita la cosa pubblica per la sola amministrazione corrente, senza che alcuno
abbia avvertito la mancanza del governo: qualche miliarduccio di euro
risparmiato, con gran sollievo dei contribuenti. Ne consegue che potremmo
chiederci se i politici siano solo inutili oppure anche dannosi. Propendo per la
seconda ipotesi.
Veniamo a cose più
nostrane, a fatterelli più intimi, a quella Galatina dove ancora una volta, la
terza in pochi anni, un Commissario Straordinario riesce a fare cose ordinarie,
ovvero il pane e companatico della pubblica amministrazione di un paese. Che è un’impresa
ragguardevole, se paragonata alle miserie delle trascorse compagini politiche.
Sembra però che una
corrispondenza pubblica a lui indirizzata da una vivace esponente locale del
partito onestissimo, abbia animato un pochino – ma poco, davvero – il
sonnacchioso dibattito del paesello. Dicono pure che tale effluvio d’amoroso
senso patriottico abbia raggiunto intangibili vette di lirismo irredentista, tanto
da far impallidire D’Annunzio ed il Re Soldato messi insieme; ma che tuttavia
non abbia turbato gli onesti, tranquilli sonni del destinatario di cotanta
prosa.
Qualche buontempone,
nel solco della tradizione galatinese della “cujona”, avrebbe colto, nel
campicello di questa storia minima, fior da fiore, e confezionato un bouquet di
frizzi e lazzi.
Ma qui mi taccio: il
seguito potrebbe, come dire?, ingenerare rime equivoche ed imbarazzi.