venerdì 11 novembre 2016

Il Galatino anno XLIX n° 18 del 11 novembre 2016

Non nobis, Domine…

Forse avrà ricordato, Papa Bergoglio, la frase di Cristo “E' più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno dei cieli”, se si è scagliato contro i potenti con un ammonimento durissimo: "Cosa succede al mondo di oggi che, quando avviene il fallimento di una banca, immediatamente appaiono somme scandalose per salvarla, ma quando avviene questa bancarotta dell' umanità non c'è quasi una millesima parte per salvare quei fratelli che soffrono tanto?"

Giusta e condivisibile, se pure alquanto generica condanna. Che però stride un po’ con il tenore di vita di alcuni illustri porporati, vicini al Pontefice non solo logisticamente in quanto inquilini di attici sfarzosamente ristrutturati all’interno delle mura leonine, ma anche dal punto di vista dottrinario, come predicatori di povertà e modestia. Qualche sermone moraleggiante è venuto dalla comoda poltrona di una Bentley da 200.000 euro, altri da seggi decorati in oro zecchino, dove questi personaggi anacronistici hanno sfoggiato strascichi rinascimentali da 20 metri.
Cosa abbia a che vedere tutto questo splendore con la parola del Cristo, lo spiegheranno, se vorranno, a noi peccatori penitenti.

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