Di
amori finiti e di altre cose
Non credo ai “ritorni di fiamma”. La fine di
un affetto non subisce i capricci del caso, nasce da motivazioni profonde che
il tempo non cambia né cancella.
Non è possibile ricucire un rapporto dopo
insulti, tradimenti e promesse non mantenute. Tranne che per masochismo
inguaribile.
Se mi hai chiamato “terrone” per anni, non
puoi aspettarti che mi senta ancora “legato”. E se hai promesso senza
mantenere, e potevi fare e non hai fatto, non tornare alla carica. Non mi
illudi più.
“Punto! Punto e virgola! Due punti!”
(“Totò, Peppino e la malafemmina”, 1956, regia di Camillo Mastrocinque)