sabato 18 gennaio 2025

Il Galatino anno LVIII n° 1 del 17 gennaio 2025

 

Bulli & pupe (di periferia romana)

   Nei giorni in cui il presidente eletto della più grande democrazia, in attesa dell’insediamento, afferma senza mezzi termini (e con l’abituale arroganza) di ritenere un’opzione accettabile l’uso della forza per occupare Groenlandia e Canale di Panama, e di considerare il Canada 51° Stato degli USA; e nel tempo che vede compiersi in Medio Oriente un genocidio che conta più di 40.000 vittime, uno sterminio paranazista venduto dai media come lotta al terrorismo, allora possiamo considerare abolito il diritto internazionale conosciuto, studiato e visto rispettare quale ius cogens nelle relazioni fra gli Stati.

   Ridotto dai cosiddetti “Grandi” il diritto internazionale ad imago sine re, la ragione delle armi torna ad essere considerata un mezzo accettabile di risoluzione dei conflitti e delle dispute territoriali al posto della diplomazia, per sua natura lenta e dialogante. Se l’Italia fosse l’alleato autorevole ed ascoltato, non il servo sciocco della nostra epoca, avrebbe voce in capitolo per ricondurre alla civiltà razionale Stati Uniti e Commissione Europea. Così non è, per motivi di natura politica contingente e, più ancora, di genetica storico-istituzionale. Sarebbe interessante discuterne, anche a costo di raccontare cose sgradevoli.

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