venerdì 30 aprile 2010

La cicogna e gli uccelli paduli - 29 Aprile 2010

Gentilissimo Professore,
Le racconto un episodio minimo di cui sono stato testimone.
Percorrevo in auto questa mattina lo svincolo che dall’Aeroporto Militare porta alla superstrada Gallipoli-Lecce. All’improvviso una enorme ombra bianca si è alzata dai campi spiegando le ali ed ha attraversato a pochi metri d’altezza la mia corsia: era uno splendido esemplare di cicogna. Chi era con me, dopo un attimo di perplessità, ha confermato. Era precisamente il grande volatile, che non ho mai visto prima nelle nostre zone; credo infatti che non faccia parte dell’avifauna stanziale del Salento, è probabile che l’esemplare avvistato fosse soltanto di passaggio.
Per mia natura cerco sempre di interpretare i piccoli e grandi avvenimenti della vita traendone spunti di riflessione.
Converrà con me, caro Professore, che i paduli, temutissimi neri rapaci dal volo radente, già oggetto di ironie pasquiniane, sembrano non imperversare più per i cieli galatinesi. Mi piace pensare che una pacifica cicogna dal piumaggio candido li abbia allontanati per sempre.
La saluto cordialmente!

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