sabato 19 giugno 2010

Nihil novi sub sole - 19 Giugno 2010

Nihil novi sub sole



Nulla di nuovo sotto il sole. Abbiamo sbagliato: spiace ammettere l’errore, non tanto per la fiducia preventiva accordata alle persone, ma per l’amara constatazione che si continua a sperare ed illudersi, pur alla nostra veneranda età. Il carico di anni, e l’esperienza di cose ed uomini, invece avrebbe dovuto consigliarci maggiore prudenza. Dovevamo dar retta ai “grilli parlanti” che suggerivano diffidenza e che ora rimarcano il concetto: ”Te l’avevo detto, che finiva così!”. Avremmo forse dovuto unirci agli scettici che, facili profeti, immaginavano quello che sarebbe avvenuto. Vero Professore?

Poco importa adesso chiedersi se siano questi uomini e queste donne la causa, o non invece un sistema di regole che, mutatis mutandis, porta inevitabilmente le stesse conseguenze negative anche con persone diverse.

Magra consolazione, prendere atto che riusciamo ancora ad indignarci per quello che vediamo; ed arrossire di noi stessi e della nostra ingenuità, sintomi di una sensibilità fuori corso, dati i tempi. Delicatezze caratteriali che ora ci appaiono lussi insostenibili.

Esattamente come quella tassa RSU che diligentemente abbiamo pagato nei termini, e che è contrappunto ironico alle montagne di spazzatura indifferenziata che ingigantiscono per strada, oppure (volendo insistere sulla vexata quaestio) ai modi e metodi di designazione dei consiglieri CSA.

Siamo talmente nauseati dal “peggio” che avanza nell’indifferenza quasi generale, da non riuscire neanche più a sgranare la mesta litania dei problemi che c’erano due anni fa e ci sono tutti, irrisolti. Perché ci accorgiamo di propinare ciclicamente questa fastidiosa katamenia senza che nulla cambi.

Professore, Lei aveva ragione. Almeno questo, onestamente, riconosco di doverLe.

Con maggiore stima,

Pasquino Galatino

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