mercoledì 23 novembre 2011

Non ho finito le citazioni, è semplicemente morta la democrazia...forse - 23 Novembre 2011

“Non ha più niente da dire”, “Ha finito le citazioni”, “No, è un qualunquista”… I commenti mi sono arrivati e non mi scalfiscono. Mi pare di averlo già detto, ma repetita iuvant: sono angosciato. Non capisco come facciate a non vedere che siamo sotto dittatura. La peggiore di tutte perché non usa i sistemi “classici”, i militari al potere (comunque un ministro della difesa, ammiraglio in carica, lo abbiamo…), la censura (però questo sdolcinato unanime entusiasmo sul Professor Monti dovrebbe far pensare…), il controllo sociale (ma poi spiegatemi per favore i toni apocalittici sul debito fatti propri anche dal sindacato). Non una parola sulle origini di questo debito e sui presunti creditori. Bisognerebbe informarsi per capire l’inganno.

La democrazia è morta e la sovranità popolare non sta tanto bene. In Grecia hanno provato a sottoporre a referendum le misure imposte dalla BCE (vero, reale governo europeo): il Premier che proponeva la consultazione è stato defenestrato per un tecnico di scuola bancaria. Da giorni circolavano in borghese agenti della famigerata Eurogendfor, la polizia europea; se non sapete cosa sia quest’organismo e quali poteri abbia, andate a leggere, forse neanche la Gestapo aveva tanta libertà d’azione. In Italia si segue la vecchia via delle congiure di palazzo, sempre efficacissime, come insegna Scalfaro, ed ecco il governo d’emergenza che nessuno ha mai votato. Le prime misure vanno in favore del controllo personale e del sistema bancario (limite di spesa per contanti, per dire): pazienza se in contrasto con gli interessi della Gente.

Ripeto, ho paura, e mi spaventa ancora di più il silenzio dei media. I partiti, tutti, sono conniventi: del resto con la finanza ci marciano da sempre (“Allora, abbiamo una banca?”, disse il buon Fassino). Mi aspettavo una denuncia dello stato di sospensione della democrazia almeno da parte dei radicali, in altre occasioni paladini di ogni libertà. Ma Pannella è il monumento di sé stesso (d’altronde è vecchio). Della Bonino inutile dire: basti ricordare che, come Monti, è membro di quella pia opera che chiamano Gruppo Bilderberg. C’è di che stare allegri.

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