“Poca
favilla gran fiamma seconda”
Lo scorso 8 settembre la sala del
consiglio comunale di Bari ha ospitato l’incontro di tutti i movimenti meridionali
per un primo storico confronto delle varie anime dell’autonomismo sudista: come
previsto, nessun organo di stampa o rete televisiva ne ha riportato notizia,
considerato l’ostracismo verso in non-allineati sulla cosiddetta questione
meridionale. L’occasione è stata data dalla lettera-appello di Marco Esposito,
assessore del comune di Napoli, al giornalista Pino Aprile, in cui si chiedeva
all’autore di “Terroni” di mettersi alla guida della galassia sudista. Alcuni gruppi
politici hanno anche avviato a questo scopo una raccolta di firme sul web, che
ha ottenuto notevoli consensi. La riunione di Bari, ospite il sindaco Michele
Emiliano sensibile alle istanze del territorio a sud del Garigliano e per
questo inviso a molti esponenti del suo stesso partito, ha visto la partecipazione
dei gruppi meridionalisti più importanti e di un pubblico numeroso ed
entusiasta. Pino Aprile si è detto disponibile non a guidare un movimento
politico ma a dare visibilità al progetto attraverso la nascita di un
quotidiano del Sud a diffusione nazionale, per controbattere le sempre più arroganti
azioni-provocazioni antimeridionali di questo e dei precedenti governi.
È probabile che ci si accorga
dell’importanza dell’avvenimento con il metro della storia più che con quello
della cronaca, perché le prossime consultazioni elettorali (se e quando
verranno graziosamente concesse dai golpisti ai vertici delle istituzioni)
segneranno il crollo dei partiti nazionali. E questo è un bene.