lunedì 30 novembre 2015

Il Galatino anno XLVIII n° 19 del 27 novembre 2015

A mente fredda

Nulla può giustificare la violenza, in modo particolare quella violenza vigliacca ed indiscriminata che colpisce innocenti. 
Se è questa la logica che guida pensiero e sentimento di noi occidentali, ne consegue che dobbiamo condannare ogni azione di guerra contro i civili, anche le missioni partite dai nostri aeroporti durante la guerra nella ex Jugoslavia, sotto un governo che si definiva di sinistra, quindi in teoria difensore del popolo, di tutti i popoli. Dobbiamo condannare anche i bombardamenti francesi sulla Libia al tempo di Gheddafi e sulla Siria di Assad, non per caso nazioni non allineate alla politica euroamericana ma soprattutto paesi produttori di petrolio (Libia) o crocevia di oleodotti-gasdotti (Siria). Dobbiamo dissociarci dall’uso delle “bombe intelligenti” americane cadute su scuole ed ospedali in Medio Oriente, poi chiamate con cinismo “danni collaterali”. E, forse, smetterla di vendere armi di nostra produzione ai paesi Africani e Mediorientali. 
Soprattutto dovremmo chiederci se la politica occidentale sia votata all’affermazione della libertà oppure allo sfruttamento delle risorse dei paesi “liberati” attraverso finte rivoluzioni; se ogni paese, ogni popolo, abbiano diritto di evolvere autonomamente senza interventi esterni, e con il governo di cui ogni popolo decida di dotarsi. 
Detto questo, potremmo dare una risposta definitiva al problema se l’Islam sia compatibile o meno con la democrazia, noi “dialoganti” con l’Islam moderato. Domandarci se la nostra tolleranza sia ancora la nostra forza oppure il cancello aperto ad un’invasione demografica. Perché siamo avvisati, come diceva Al Zawahiri (n° 2 di Al Qaeda), che “Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo, con la nostra legge islamica vi sottometteremo”. Per nostra legge si intende la Sharia, pur variamente interpretata, quasi sempre in modo distorto ed integralista. E la Sharia prevede la conversione forzata all’Islam di cristiani ed ebrei o la loro soppressione. Ora, siccome ogni donna italiana genera in media 1,3 figli contro i 4 delle immigrate, si vede che nel giro di pochi anni questo paese sarà a maggioranza islamica.  
Per alcuni non sarebbe un problema, e sono curioso di ammirare l’accogliente (con le risorse degli italiani) on. Boldrini ed altre missionarie dell’integrazione devotamente coperte dal “burqa”, il velo integrale. Il contrappasso sarebbe giusto e democratico. O no? 


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