Avanti
adagio, quasi fermi
Non ho mai amato il
circo equestre, per la costrizione ad esibizioni innaturali subita con violenza
dalle bestie. Già da piccolo ho percepito la sofferenza degli animali ed
ammirato i tentativi di ribellione, repressi dalla frusta del domatore.
Mi divertiva invece lo
spettacolo dei clown, in particolare il
loro ingresso in pista a bordo di una sputacchiante automobilina che perdeva
pezzi per strada. Uno dei pagliacci era sempre pronto a scendere al volo, per
raccogliere uno sportello od il volante staccato e lanciarsi all’inseguimento
del trabiccolo, nel vano tentativo di ripararlo in corsa. Grandi risate tra noi,
pubblico infantile.
La scenetta – chissà
perché – mi riporta al presente. Approssimative compagini politiche che perdono
e sostituiscono infruttuosamente componenti in
itinere, come parti di ricambio secondarie. La vettura però è da demolizione:
urge carro attrezzi.
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