Sindaco
o curatore fallimentare?
Al momento in cui
scriviamo, mattina di lunedì 12 giugno, l’unico dato certo è il ballottaggio di
domenica 25 tra i candidati Amante e De Pascalis. I prossimi giorni saranno
dedicati, come di prammatica, ai contatti frenetici in cerca di possibili
alleanze tra i ballottatori ed i
soggetti perdenti. Con l’esclusione, si pensa, del Movimento 5 Stelle, che
notoriamente non conclude apparentamenti. Sin qui la cronaca.
Inutile commentare,
dopo che il voto di 2 cittadini su 3 aventi diritto si è espresso così
chiaramente. Evidente la stanchezza psicologica (altra e più colorita
definizione preferiamo non usare) di quelli che hanno scelto di non recarsi
alle urne. Ha contribuito, e non poco, la tempistica della consegna ai cittadini
delle cartelle esattoriali TARI con gli aumenti temuti; moltissimo ha pesato la
schizofrenia di un Partito che in questa Città esprime il vicesegretario
regionale, e proprio in sede regionale decide la chiusura del S. Caterina
Novella. C’è chi crede che l’elettore sia un minus habens. Di certo ha buona memoria, ed al momento del voto
ricorda padri e madri del debito che gli ha svuotato le tasche.
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