venerdì 10 novembre 2017

Il Galatino anno L n° 18 del 10 novembre 2017

Vanitas vanitatum

Vogliamo occupare il palcoscenico della vita in punta di piedi, solo lo stretto necessario, attraversarlo senza infastidire nessuno. Ci piace passare in silenzio, discretamente, capire quando è venuto il momento dei commiati; imboccare l’uscita con eleganza e forse lasciare qualche rimpianto.
È patetico ostinarsi a calcare le scene come certi attori imbolsiti, o come tante bambole vecchie rifatte da capo a piedi. Labile è il confine tra luce ed ombra, e va individuato in tempo.
Una regola che è lo Zenit del nostro viaggio terreno. Intendiamo servircene in ogni ambito dell’esistenza: riuscirci è difficile ma è necessario provare.

Nessun consiglio da dare a politici sedicenti nazionali o gente di potere. Solo una intima riflessione, resa pubblica per vanità intellettuale.

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