sabato 22 maggio 2021

Il Galatino anno LIV n° 10 del 21 maggio 2021

 

Il tritacarne del mercato dei servizi

   Il modello consumistico è la regola della nostra economia, ne siamo condizionati anche se non vorremmo. Per fare un esempio concreto: spesso ci chiediamo per quale motivo le società fornitrici di servizi (gas, luce, telefonia), che con termine inglese chiamano utilities per confonderci le idee e prenderci più facilmente…in giro, dicevo, per quale motivo queste aziende ci subissano di telefonate a tutte le ore del giorno e della notte, offrendoci mirabolanti sconti e vantaggi irrinunciabili? Molto semplice: per queste società la parte più succosa del lavoro è acquisire nuovi clienti, non mantenere o fidelizzare quelli già serviti. Il cliente “vecchio” è un onere da smaltire presto, ha una scadenza, generalmente di un anno, e viene disincentivato a rinnovare il contratto con bollette via via più pesanti e contratti capestro. Allora cambia fornitore o gestore per ottenere condizioni più favorevoli e, inconsapevolmente, diventare “merce fresca” sul mercato, possibilmente da contendere ancora a suon di sconti, vantaggi, regali, ricchi premi e cotillons. Gli unici ad arricchire in questo moto perpetuo sono gli azionisti, il management e non certo il poveretto/la poveretta che vi sta chiamando.

   Ha detto qualcuno: “Se è gratis, la merce sei tu”. Meditate, gente, meditate (cit.)

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