Tra
aula e giungla urbana
In provincia di Pisa, un professore in
cattedra viene deriso da un giovane studente e reagisce colpendolo con un
pugno. Scena immortalata, potrebbe essere diversamente?, dai cellulari e diffusa
via social. La cronaca del fatto non specifica: trattasi di diretto,
gancio o uppercut? La questione non è di poco rilievo, perché dalla
natura del colpo potremmo giudicare misurata la risposta, anche nella
concitazione dell’improvvisato ring scolastico, oppure eccessiva, d’istinto.
E di conseguenza stabilire se il docente, con una reazione sproporzionata,
abbia mancato di raccogliere il suggerimento propositivo di una futura
celebrità della TV e magari trarne spunto per introdurre, con rinnovato spirito
pedagogico, una lezione sul “ribellismo” e sul valore civico dell’irrisione
verso l’autorità scolastica. O invece stabilire che l’incauto “prof” sia venuto
meno al dovere di dare l’esempio, e ritenerlo pertanto punibile con la sospensione
pur provvisoria dall’insegnamento; misura poi adottata in effetti.
È riso amaro. Gli episodi di bullismo e
violenza contro gli insegnanti, sia da parte di genitori che di studenti, sono narrazione
quotidiana. Ho amici nella scuola, chi per vocazione e chi per necessità, in
attesa di più appetibili occupazioni. Tutti, nessuno escluso, raccontano di un
lavoro che un tempo era una missione gratificante sotto ogni punto di vista,
non ultimo quello economico, e che invece oggi rivela un’inquietante affinità
con la professione circense del domatore di tigri: essendo però impiego non
altrettanto remunerato.
Ho già scritto in precedenza della
“necessità” da parte della èlite economico-finanziaria di disporre di
una platea semianalfabeta per instaurarsi e conservare il potere; dico meglio, di
consolidare il proprio imperio sul consenso inconsapevole di una maggioranza di
persone deprivata degli strumenti cognitivi indispensabili ad emanciparsi dalla
soggezione a quella stessa èlite. Lo sfascio del sistema scolastico, a
partire dal disprezzo verso la classe docente, è il mezzo efficace per il
raggiungimento dello scopo.
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