venerdì 12 gennaio 2024

Il Galatino anno LVII n° 1 del 12 gennaio 2024

 

Nuove professioni

   Tocca occuparsi stavolta, con poco entusiasmo in verità, di una moda mediatica diffusa presso alcuni strati giovanili della popolazione, intuitivamente meno “corazzati” di altri dal punto di vista educativo-culturale. Moda estranea a noi anziani, reietta minoranza con l’ostinata perversione della lettura. Parliamo dei cosiddetti influencer e dei loro followers. Traducendo in italiano antico (in uso nella nostra generazione): raccontiamo di personaggi noti non per qualche peculiare ingegno utile al genere umano, ma unicamente per un gradevole aspetto fisico (ben curato da una maniacale attenzione all’estetica ed esibito con furbesca strategia di marketing) e delle loro vite glamourose (si perdoni l’orrendo neologismo), perciò stesso vip lautamente retribuiti; e del loro pubblico, più o meno numeroso, finanziatore inconsapevole delle pacchianerie di tali “divi” del nulla. Tanto premesso, appare logico che questi novelli Re Mida siano capaci di tramutare in oro qualsiasi piombo sia loro affidato a scopo commerciale. Per dire: un banale panettone natalizio di modeste proprietà organolettiche, opportunamente corredato di un packaging accattivante e (peggio) accostato ad iniziative benefiche dimostratesi a posteriori vere e proprie truffe, può diventare oggetto di desiderio adolescenziale/giovanile ed andare a ruba a prezzi di gran lunga superiori al valore effettivo di mercato.

   L’evoluzione del fenomeno di cui discutiamo promette degenerazioni per certi versi sconosciute a noi, digiuni del settore. Intendiamo dire che, in non rari casi, un aspetto attraente può non costituire più l’unica causa efficiente dell’affermazione di un tiktoker. Come dimostrano alcune apparizioni sul noto social cinese, fonte di celebrità e ricchezza può essere finanche l’abilità di schiacciare con acrobatica perizia le noci con l’osso sacro, per dirne una a caso. Ergo: a cosa serve studiare per 20 e più anni, quando basta una clip per affermarsi ed accumulare un conto corrente milionario?

   Però, c’è un però. Incombe AI, l’intelligenza artificiale. Cominciano a prender piede personaggi ideati da programmi di imaging, creature irreali ma talmente “naturali” nel comportamento e nel dialogo da risultare indistinguibili dalle celebrità in carne ed ossa. Gli idoli delle ultime generazioni sono immagini tridimensionali, non-esistenze di aspetto umano. E qui si chiude il cerchio: la vacuità all’ennesima potenza dell’influencer contemporaneo trova esiziale contrappasso nell’ectoplasma elettronico che si vede ma non vive, un seducente “nulla” che lo sostituisce nelle preferenze dei followers. C’è una logica spietata in questo: “Vanitas vanitatum, et omnia vanitas”.

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