domenica 29 giugno 2025

Il Galatino anno LVIII n° 12 del 17 giugno 2025

 

Umma umma, vasciu vasciu

 

   Si è tenuta a Stoccolma, nei giorni 12-15 giugno 2025, la 71ª Conferenza del Club Bilderberg. Breve nota: il Club Bilderberg è stato fondato nel 1954 dal banchiere americano David Rockefeller e riunisce annualmente, in sedi sempre diverse, 130 tra Capi di Stato, amministratori delle più importanti banche e multinazionali, vertici delle istituzioni della sfera euro-atlantica, giornalisti e figure dello spettacolo di grande influenza. Da allora i destini del mondo vengono per buona parte decisi e programmati minuziosamente in queste riunioni celate all’opinione pubblica.

   “Scorrendo la rassegna stampa internazionale, troviamo soltanto un breve articolo di Reuters, che prova a rassicurare i lettori descrivendo l’evento come una semplice piattaforma di dialogo euro-atlantica, e a spiegare che, secondo gli organizzatori, «la segretezza serve a permettere ai partecipanti di parlare liberamente in un clima di fiducia». Una lettura minimalista che mal si concilia con l’ingente dispiegamento militare, il contenuto delle discussioni mantenuto rigorosamente secretato e l’impossibilità per la stampa indipendente di assistere ai lavori o quantomeno di averne resoconti accurati.” *

   Alla 71ª edizione svedese di questa innocua rimpatriata di benefattori dell’Umanità e disinteressati filantropi, prendono parte due personaggi tristemente noti, Mario Monti ed Enrico Letta. Nel passato hanno fornito il loro prezioso contributo figure del calibro di Gianni ed Umberto Agnelli, componenti del Comitato Direttivo, incarico poi ereditato da John Elkann, degno rampollo di cotanta stirpe. Alcune altre personalità italiane che hanno delibato il verbo mondialista: Ugo La Malfa, Emma Bonino, ovviamente Mario Draghi, Romano Prodi, il cantante Jovanotti, i giornalisti Gianni Riotta, Lilli Gruber e Monica Maggioni (quest’ultima ex Presidente RAI dal 2015 al 2018).

   “Il problema non è tanto che le élite si incontrino – lo fanno da sempre – quanto che lo facciano al riparo da ogni forma di controllo democratico, nell’assenza totale di trasparenza, tra complici silenzi e connivenze giornalistiche. Non è certo una teoria del complotto sottolineare che il Club Bilderberg rappresenti l’incarnazione del potere opaco: un consesso in cui le decisioni che cambieranno il mondo vengono prese rigorosamente a porte chiuse. Ed è proprio questo il punto: il problema non è tanto che il Bilderberg esista, ma che nessuno ne parli – nemmeno quei giornalisti che vengono invitati a partecipare alle riunioni del Gruppo e che dovrebbero, in base alla deontologia professionale, riferire cosa accade dietro le quinte del potere anziché presenziarci solo per banchettare.” *

   Raccontato ciò, continuiamo a cantare con Patti Smith l’intramontabile “People have the power” ed illuderci che in democrazia il voto serva a indirizzare l’operato dei governi.

 

*https://www.lindipendente.online/2025/06/13/il-club-bilderberg-torna-a-riunirsi-a-porte-chiuse-a-stoccolma/

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