sabato 12 febbraio 2011

Il Galatino anno XLIV n° 2 dell 11 Febbraio 2011

Antidoto magico


Un recente episodio minore di vita cittadina, che non merita più attenzione di quanta ne abbia già avuta sui media locali, suggerisce però alcune considerazioni di carattere generale.

Parlo della lectio magistralis di agiografia tenuta da un Assessore locale, alla presenza del Vescovo, dal pulpito di una Chiesa. Possiamo serenamente inquadrare il fatto per quello che è: un’ingenuità, una gaffe innocua, sorvolando generosamente sui casi di narcolessia tra i fedeli prostrati dall’eloquenza ipnotica dell’avventato politico nostrano. Si giudichi la cosa come una trascurabile nota di cronaca, tanto quanto i capricci da dive dello schermo di alcune esponenti della maggioranza: folklore senza conseguenze apprezzabili.

Quello che invece preoccupa, ed è ormai da anni una costante, è l’assenza del meglio della società civile dal palcoscenico politico della Città. Mancano intellettuali latu sensu disponibili ad occuparsi del bene pubblico senza interessi personali o di clan. Questa singolare peculiarità cittadina potrebbe avere, a mio avviso, due cause che si escludono a vicenda: o l’indifferenza mostrata da noi elettori Galatinesi nella scelta dei nostri rappresentanti, quasi che la delega ad amministrarci non sia decisione da maturare con criteri di oculatezza e giudizio; oppure un sortilegio malefico gravante sulle vicende della nostra Galatina.

Nel primo caso, dovremmo recitare il mea culpa ed agevolare il pronunciamento di nuovi (ma nuovi davvero!) protagonisti della politica. Diversamente, si organizzi sin d’ora un esorcismo liberatorio: Mago Otelma potrebbe fare al caso nostro.

Nessun commento:

Posta un commento