domenica 13 febbraio 2011

Palazzo Orsini come i Baci Perugina: ah, l'amour! - 13 Febbraio 2011

Gentile Professore,
sulla questione della (mala)Unità d’Italia ho detto più volte la mia calpestando l’aiuola ben curata del “politicamente corretto”. Ma trovo sia giusto non guastare l’atmosfera idilliaca che unisce in un patriottico afflato leghisti della prima ora e ultras risorgimentali di destra e di sinistra nella festa dei 150 anni. Si consumino in pompa magna queste celebrazioni (doverosamente finanziate con larghezza di mezzi), chi non è d’accordo taccia. Io taccio.
Invece oso formulare un giudizio (solo estetico, si badi bene) sulle coccarde tricolori che con sobrietà e misura adornano la facciata di Palazzo Orsini. Si convenga che a pochi giorni dal 14 febbraio, giorno degli innamorati, un infiocchettamento ispirato alla confezione dei Baci Perugina sia tutt’altro che fuori tema. “Ah, l’amour!” esclamano i francesi: invero riscontriamo la passione riscoperta per questa Italia unita, madre per alcuni e matrigna per altri. E qui chiudo il mio dire ed accludo, a mò di contrappunto ironico, l’immagine della vetrina di una nota libreria galatinese. Plaudo all’iniziativa dei titolari di affiancare tre bandiere: la borbonica, il tricolore savoiardo e quello italiano. Però mi piace notare maliziosamente che le dimensioni dei tre vessilli decrescono secondo l’ordine qui esposto, il simbolo duosiciliano essendo maggiore degli altri due: e chi, dotato di acume, volesse interpretare questo messaggio subliminale, lo faccia in silenzio, per non disturbare i festeggiamenti.

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