venerdì 29 aprile 2011

Il Galatino anno XLIV n° 8 del 29 Aprile 2011

Sogno di una notte di mezza primavera

Ritorno a casa dopo anni e cammino per le vie del centro. Da quando, tempo fa, hanno istituito la ZTL, passeggiare è rilassante per Galatinesi e visitatori. Risplende la pietra leccese delle facciate di palazzi e chiese, ripulita dai cavi e dalla polvere delle auto di passaggio, per il piacere dei turisti e di noi stessi abitanti. Le tasse recuperate dall’evasione edilizia sono investite nel decoro urbano. Spariti i bidoni della spazzatura, ora che la raccolta differenziata copre l’intero abitato, anche la città è uno specchio come già da tempo sono le frazioni. Finalmente si è data concreta applicazione ad una vecchia ordinanza sindacale che vieta il volantinaggio, ed anche questo contribuisce all’impressione di cura e pulizia. I nuovi parcheggi creati al di fuori della circonvallazione interna e quelli sotterranei in piazza Alighieri hanno di molto alleggerito il traffico. E quei ponti sulla ferrovia snelliscono gli accessi in centro. Noto pure maggiore civiltà nella guida: di certo gli autovelox sono un deterrente, non si gareggia più di giorno e di notte nei viali urbani e nelle strade di periferia, sul filo dei 120 all’ora. Fioccano le multe, balsamo miracoloso per le finanze cittadine, non solo per banalissime cinture slacciate ma soprattutto per infrazioni molto più fastidiose o pericolose. Era ora!

Non seguo le vicende politiche, quelli che sanno mi raccontano che si amministra per il bene pubblico, con decisioni condivise tra maggioranza ed opposizione. I pochi incarichi di un certo rilievo vengono assegnati a persone competenti e disinteressate che li svolgono per puro senso civico, gratuitamente; per le mansioni ordinarie si ricorre all’Ufficio di collocamento, seguendo criteri di necessità ed anzianità. La parentela con i politici esclude dalle nomine pubbliche: moralità, innanzitutto.

Mi riempie di orgoglio sentire, dagli amici che vengono in visita a Galatina, che la città è completamente trasformata in meglio. Il merito è anche di noi elettori: abbiamo scelto con attenzione.

Suona la sveglia: sono le 6. Ora di alzarsi, come tutti i giorni. Forse dovrei cenare più leggero, alla mia età esagerare fa brutti scherzi. Però questo delirio onirico mi stava piacendo…

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