sabato 11 giugno 2011

Il Galatino anno XLIV n° 11 del 10 Giugno 2011

Mitologia, politica ed altra fauna equatoriale

Sebbene sollecitato da alcuni amici, sono riluttante ad indagare sulle questioni locali; mi sembra occupazione vana, e masochista, il porre attenzione sullo zero elevato a potenza. Altri più acuti osservatori, con ragione, evidenziano un minimo comun denominatore che collega nascita, vita e prematura scomparsa delle precedenti amministrazioni, e che raccontano essere la spada di Damocle pendente sull’attuale. Sarebbe un gruppo familiar-politico-affaristico che da anni costituisce l’ago della bilancia nella politica galatinese e ne determina il percorso (più o meno tranquillo), indipendentemente dalla composizione delle alleanze. All’estensore delle righe che state leggendo ricorda la triade delle Parche della mitologia greca: Cloto, la filatrice, che produceva il filo della vita umana; Làchesi, il destino, che lo avvolgeva al fuso; ed infine Atropo, l’inesorabile, che poneva termine all’esistenza tranciando quel filo. Troppa accademia per vicende, ammettiamolo, molto più terrene? E sia, abbiamo voluto attribuire nobile ascendenza a comportamenti che certamente non hanno per obiettivo la crescita della collettività galatinese, ma solo il “particulare” del citato gruppo.

Al decisionismo silenzioso ma efficace per sé stessi (bisogna darne atto) di questi personaggi, fa da contraltare il carattere pittoresco di altri, la cui voce stridula ed onnipresente percuote, sin dallo scalone d’ingresso, i padiglioni auricolari di funzionari ed impiegati a Palazzo Orsini, cui giunga sincera la nostra solidarietà. Ad un amico irriverente che passava da quelle parti è sembrato di trovarsi in una foresta equatoriale, tra le scimmie urlatrici. Posto che il paragone non risulti offensivo: per gli innocenti primati, s’intende.

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