Minima immoralia
Il pettegolezzo rinnova il nostro menu troppo provinciale: cambia mezzo di trasporto l’umile “mozzarella in carrozza”, ora “mozzarella in jet”, per strizzare l’occhio alla cucina internazionale in auge sulla Costa Smeralda. Sorge il dubbio, conoscendo il destinatario della prelibatezza di arte casearia, che nel latticino delle Murge abbiano scoperto insospettate proprietà afrodisiache. Ci informerà, se del caso, “la Repubblica” con l’immancabile trascrizione delle prossime intercettazioni: per chi ne fosse a corto, il quotidiano fornirà in allegato una bustina di indignazione liofilizzata (aggiungere acqua, quanto basta) con autografo di D’Avanzo.
Afferma l’ineffabile Roberto Castelli di essere povero da quando ha iniziato a far politica, dichiara solo 145.000 euro. Pronta mobilitazione dei pensionati INPS, disposti ad una colletta in favore del meschino: anche in momenti di crisi, la generosità degli italiani si muove per i meno fortunati.
Intanto una società di rating, la stessa che dava la massima affidabilità alla Lehman Brothers poche ore prima del fallimento, declassa il debito pubblico italiano. In un paese sovrano, un giudizio del genere sarebbe stato accolto a pernacchie. Qui no: per sua stessa ammissione, il Premier governa “a tempo perso”. Hobby alquanto esoso, almeno per le tasche del contribuente.
Giuseppe D'Avanzo è deceduto improvvisamente il 30 luglio 2011, mentre percorreva in bicicletta, per un allenamento sportivo in compagnia di Attilio Bolzoni e del collega Fausto Gianì, un tratto in salita a Calcata (Viterbo). Il suo funerale laico ha avuto luogo il 1º agosto successivo a Roma. Oltre che dalle testimonianze e dai ricordi di amici e persone di famiglia, è stato salutato dall'elogio funebre del direttore di Repubblica Ezio Mauro[7].
RispondiEliminaGentile Pasquino, perché citare proprio il povero D'Avanzo? Non è da Lei!
Cari saluti. Dino Valente