Avviso agli elettori (seconda parte)
Perché, quando sento parlare di urne, immagino quelle “all’ombra de’ cipressi” e “confortate di pianto”? Forse per la
funerea mimica facciale del Professor Bilderberg, il precamorti dell’economia italica? Va beh, parliamo d’altro e
dunque, errata corrige: nel
precedente numero del nostro giornale includevo Rutelli tra gli alleati di
Monti. Sbagliato, er Piacione non si
presenta. Lo so, è una notizia che agita i nostri sonni e cambia il corso della
storia, ma ce ne faremo una ragione. Manifestazioni di giubilo invece in
Calabria, per la candidatura della senese Bindi Rosaria detta Rosi, una
debuttante; segno tangibile della considerazione che il PD, come tutti i
partiti nazionali, ha di noi Sudici. La stessa logica ha suggerito il nome della
new entry siciliana, tale Anna
Finocchiaro, nel collegio di Taranto. I nostri fratelli della antica e gloriosa
Città jonica hanno chi li salverà dal disastro ambientale e dalla tragedia
dell’epidemia di tumori, il taumaturgo del problema disoccupazione. Tappeti
rossi, fanfara e striscioni di benvenuto, quindi, per la esordiente ragusana sulle
sponde dei Due Mari, dove dimenticherà i problemi giudiziari del marito. “Roba
bella, roba fresca, venite gente!”. Stesso slogan
nel PDL, di cui un ex enfant prodige sceglie
le candidature in Puglia e Basilicata. Todos
Caballeros in lista, i fuori squadra avranno una speranzella, un posto
nelle formazioni gregarie della serie B politica, dove la magica parola “Sud” nel
simbolo di partito è lo specchietto per le allodole votanti. Per i trombati
d’ogni bandiera e colore, nessuna paura di rottamazioni: riceveranno l’ambìto
premio di consolazione, ovvero una poltrona in qualche sperduto ente del
parassitismo, con dignità di ruolo e remunerazione direttamente proporzionali
al risultato elettorale. Peccato interrompere questa simpatica usanza tribale
passata ab antiquo di generazione politica
in generazione, ineluttabile come l’avvicendarsi delle stagioni.
Tu, caro Lettore, pensavi di vivere in partibus infidelium ed invece ti accorgi di quanta stima abbiano
di Te e della Tua intelligenza levantina: Ti mandano il fior fiore della
paleontologia politica, sicuri del tuo consenso sulla scheda. In fondo eri e
resti Terrone, figlio cadetto di questa Patria, madre premurosa del primogenito
Tosco-Padano: pretenderesti addirittura di essere rappresentato a Roma da
qualcuno che faccia i Tuoi interessi? Vota i Tuoi “ascari” e taci, Elettore del
Sud, come prima di Te hanno fatto genitori ed avi dal 1861. Avrai poi tempo per
disilluderti lontano dal paesello, tornando alla Tua vita da emigrato, oppure
in casa, dopo l’invio dell’ennesimo curriculum
senza esito. Dicono che un Tizio, per sfamare una folla di seguaci, abbia
moltiplicato pani e pesci: nonostante questo non fu creduto. Qui a Galatina nel
2013 si dà fiducia a certi (meno dotati di carisma di quel Tale) che, sotto
elezioni, stanno millantando posti di
lavoro in un ipermercato che è ancora un pio desiderio. Misteri luminosi della
fede politica.
Ma se proprio Tu, in un sussulto d’orgoglio dei tuoi geni
briganteschi, volessi osare un gesto di ribellione, converrebbe porre ai Tuoi
cari candidati qualche domandina impertinente prima del voto. Erano in Parlamento
ad approvare quando si decideva l’acquisto di 90 caccia americani F 35 (costo
solo iniziale 12 miliardi di euro), di 4 sottomarini tedeschi (2 miliardi)? Si
sono distratti quando si discuteva dei tagli alla Sanità, alle famiglie con diversamente
abili? Hanno votato anche loro contro la riduzione dei loro stessi emolumenti e
privilegi? In Regione, hanno approvato o no la chiusura di piccoli ospedali
vicini alla gente, in favore di megastrutture sotto-casa-dell’onorevole che
distribuiranno milioni alle cooperative emiliane, alle compagnie edilizie del
nord? Sono in grado di spiegare il consenso sulle rapine della Lega a danno del
Mezzogiorno? E soprattutto, viene anche dal loro scranno parlamentare la
fiducia che ha mantenuto in piedi per 13 mesi la dittatura degli usurai? Se, come prevedibile, non avrai risposta, trovala
Tu nell’urna il 24 febbraio.
P.S.: Nel prossimo numero: sui partiti a conduzione
familiare, anche detti “casa-putìa”.
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