venerdì 25 ottobre 2013

Il Galatino anno XLVI n° 17 del 25 Ottobre 2013

Una storia “coi baffi”

È inutile agitarsi prima dell’abuso. Il megaparco ha il placet, nonostante le unanimi proteste per lo scempio ambientale di contrada Cascioni e la desertificazione del commercio galatinese: pichecherie. Aprite felici gli ombrelli per le cospicue “ricadute occupazionali” ed applaudite la democrazia di rito sabaudo-repubblicano dell’ Itaglia una ed indivisibile (Premiata Ditta fondata nel 1861), illusionismo da ciarlatani. Al “popolo sovrano” si fa credere di poter decidere del proprio futuro, mentre tutto è già stabilito nelle stanze del potere.
Parimenti, si costruirà il megaospedale tra Maglie e Melpignano – e dove, se no? – a detrimento del “S. Caterina Novella”. L’opera si rende necessaria ad imperitura memoria dei sovrani locali di entrambe le “case regnanti”: nell’antico Egitto perpetuavano la loro grandezza con le piramidi, i nostri moderni faraoni prediligono l’edilizia sanitaria (e l’argent che copioso ne scaturisce).

Premessa l’amara verità, ci si convinca che il centro commerciale “s’ha da fare”, con la decorativa firma dei Don Abbondio locali e regionali. Però non stupitevi se l’erigendo megaparco a me ricorda una megalavanderia, e non intendo specificare di quale merce. 

Nessun commento:

Posta un commento