Non è l'Oscar (ma gli
somiglia un poco)
Alcuni anni fa, dalle
colonne di un quotidiano on-line lanciammo la proposta
semiseria dell'attribuzione di un premio all'esponente locale che si
fosse maggiormente distinto per visibilità ed efficacia dell'azione
politica. Chiamammo quel premio “Caput Mentulae”, con la
convinzione (poi confermata dai fatti) che alcuni cultori della
lingua latina – sia accademica che maccheronica – ne avrebbero
apprezzato lo spirito satirico. In quel lontano 2010 l'ambìto,
quantunque simbolico, riconoscimento venne attribuito per
acclamazione popolare ad una politica nota tanto per il carattere
estroverso e disinibito quanto per l'indiscutibile coerenza. Caso
raro, militava e milita tuttora nello stesso partito, con una
convinzione che le ha permesso l'arruolamento nel suo gruppo di
esponenti locali di diversa provenienza e la candidatura alle
prossime regionali. Chapeau.
Nella scia di quella
trovata goliardica, ci piacerebbe che a fine anno – ma anche prima,
acquisiti i responsi della prossima consultazione regionale – da
queste pagine un'espressione di popolo, corale, sentita da tutti i
Cittadini, indicasse tra i Nostri Cari il più meritevole quale
portatore di voti per la causa altrui: al quale vincitore, in pompa
magna, e magari nella splendida location del nostro piccolo
Arco di Trionfo, quella Porta Luce onorata dalla presenza dei bidoni
del pattume, oppure anche in piazza, con sfondo di Fontana a Secco
del Martinez, sarà conferito il “Cane Valiò d'oro 2015”.
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