venerdì 29 aprile 2016

Il Galatino anno XLIX n° 8 del 29 aprile 2016

Si stava meglio, quando...

Per puro divertimento intellettuale, mi piace riproporre la lettura di un estratto dell'art. 115 del d.p.r.  n° 361 del 30 marzo 1957, abrogato nel 1993.

L'elettore che non abbia esercitato il diritto di voto, deve darne giustificazione al sindaco (...)

L'elenco di coloro che si astengono dal voto (...) senza giustificato motivo è esposto per la durata di un mese nell'albo comunale (...)

Per il periodo di 5 anni la menzione "non ha votato" è iscritta nei certificati di buona condotta (...)

Aggiungo, per amore di provocazione, che alcune norme avevano (all'epoca della Costituente) ed hanno (al tempo dei cicisbei toscani) una loro necessità. Se, in appena 70 anni, questa pallida imitazione di democrazia chiamata Repubblica Italiana ha fatto dimenticare il valore civile del voto, "regalo" del sacrificio di una generazione per la libertà delle successive, allora è utile che certo popolino strafottente - che non dimostra di apprezzare questo diritto - se lo veda imporre per legge come dovere.

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