sabato 28 maggio 2016

Il Galatino anno XLIX n° 10 del 27 maggio 2016

Una situazione liscia come l’odio

Afferma un amico che avremmo delle domande da porci, ma la psicologia suina qui non c’entra: il senso ovvio dell’introduzione è che ci poniamo degli interrogativi. Va da sé che i dubbi scaturiscano dalla contemplazione –  distaccata, rassegnata ormai – della “tempestosa” vita amministrativa cittadina.
Prima domanda: può la (pur legittima) ambizione di carriera di un/una esponente politico/a, condizionare unità e percorso del suo partito, tanto da costringere alcuni a prenderne le distanze?
Seconda: è decoroso che le conseguenti beghe interne di quel partito – meschinità, calcoli di basso profilo – siano di intralcio persino al sin qui mediocre governo della cosa pubblica?
Terza ed ultima domanda da porci: della situazione appena accennata, il Cittadino è vittima (essendo destinatario di buona/cattiva amministrazione) o causa (in quanto elettore di buoni/cattivi politici), o meglio riveste entrambi i ruoli?

Ebbene, come Tito Gigio Marzullo (autore irpino di scuola romana del XXI sec. d.C.), quel Cittadino, "Si faccia una domanda e si dia una risposta"

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