venerdì 8 maggio 2020

Il Galatino anno LIII n° 9 dell'8 maggio 2020


Vieni avanti, decretino

Siccome nel Palazzo il caos regna sovrano, con inversione di ruoli ed attribuzioni, si può dire che tutto è nella norma. L’eccezione sarebbe il contrario, qualcosa anche minima che funzionasse regolarmente. Parte della minoranza (i sedicenti “responsabili”) si offre di puntellare il governo. Di conseguenza l’opposizione viene dall’interno stesso della maggioranza: diversamente non ci sarebbe gusto, come quando non ti lecchi le dita e godi solo a metà. Forte di questa precaria stabilità, o se preferite di questa stabile precarietà, e non avendo alternative valide, il governo ingurgita immeritata fiducia dal Colle ed erutta copiosamente piccoli decreti: decretini, potremmo chiamarli. Leggeri, non impegnativi, digeribili, annunciati di solito via social nell’orario dell’happy hour, l’aperitivo serale. Allentati i freni inibitori dei tempi eroici, anche i pentastellati di governo si iscrivono al partito dei MESchini, si MEScolano ai fautori della svendita nazionale. Restano insormontabili divergenze col PD: principalmente sul colore delle cravatte e sul taglio di capelli (corto o ribelle?). Qui si giocano le sorti della nazione.
Nel frattempo, timidamente avanza la Fase 2, questa rivoluzione tanto annunciata ed ancor più attesa. Al segnale, scatenate cappuccini e brioche.

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