venerdì 19 maggio 2023

Il Galatino anno LVI n° 10 del 19 maggio 2023

 

Diplomazia portami via

   L’impero americano è all’inizio della sua parabola discendente. La narrazione storica fornisce esempi numerosi di imperi collassati per cause di natura sia esogena che endogena, da Erodoto e Tacito in poi. Con una semplificazione forzata, si potrebbe far coincidere l’avvio di questa fase con la dissoluzione dell’Unione Sovietica e del Patto di Varsavia, e la quasi contemporanea ascesa della Cina a competitore principale. Scomparso il vecchio “nemico”, contro cui coalizzare forze interne ed alleate, ed individuato il prossimo nella Repubblica Popolare, il processo implosivo statunitense ha esordito quasi in sordina, per manifestarsi di recente con la netta spaccatura dell’elettorato che ha dato origine a convulsioni mai immaginabili prima, e causato l’emersione della violenza politica come “mezzo possibile” della scalata al potere della più grande democrazia occidentale.

   Il modello della globalizzazione di matrice americana, esportato manu militari in tutto il mondo, ha mostrato un limite invalicabile: l’impossibilità di produrre e consumare all’infinito in un ecosistema che dispone di risorse limitate. Sono in crisi irreversibile sia il paradigma consumistico occidentale che la Nazione che ne ha fatto la pietra angolare del proprio sviluppo. La geopolitica insegna che le gerarchie fra gli Stati sono determinate dal controllo della distribuzione delle risorse finite di cui abbiamo accennato. L’America ha condizionato a suo vantaggio queste relazioni non tanto con fondamenta economiche sane e solide, ma attraverso la dislocazione globale delle proprie forze armate per dominare i flussi di materie prime, merci e transazioni finanziarie. Lo scenario mondiale in evoluzione (Cina, BRICS, Medio Oriente e continente africano) sovverte le magnifiche sorti e progressive degli Stati Uniti e dell’Occidente suo alleato, tra cui l’Italia, territorio ospite di oltre 100 basi militari USA, alcune dotate di testate nucleari, il cui perimetro è off-limits.

   La sovranità di uno Stato è certificata, per definizione, dalla capacità di mantenere il monopolio della forza sul territorio ma anche dalla libertà di iniziativa nelle relazioni con altri Stati. L’Italia non possiede né l’una né l’altra, legata militarmente e diplomaticamente com’è da remoti trattati internazionali che le sono stati imposti per ragioni che è lungo elencare.

   Il destino italiano riposa purtroppo su basi instabili. USA ed Italia, simul stabant, simul cadent.

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