giovedì 7 dicembre 2023

Il Galatino anno LVI n° 20 dell'8 dicembre 2023

 

Corsi, ricorsi e soccorsi

 

   Giacomo Matteotti viene rapito ed assassinato da una squadraccia fascista il 10 giugno 1924. Il 12 seguente (quando ancora non si conosce la sorte del deputato socialista, il cui corpo verrà ritrovato 2 mesi dopo), le opposizioni al governo Mussolini approvano un ordine del giorno in cui “deliberano di comune accordo che i rispettivi Gruppi si astengano dai lavori della Camera…”.

   Scrive il professore Roberto Martucci: “decidendo di estraniarsi dai lavori parlamentari, le opposizioni adottano indubbiamente una decisione di alto valore simbolico ma, al tempo stesso, essa in sede di ricostruzione storica appare politicamente inetta in quanto priva di sbocchi operativi. L’assenza della minoranza astensionista…(omissis)…non costituisce in sé una risposta forte in grado di rovesciare gli equilibri politici esistenti…”. *

   “L’Aventino” delle opposizioni ottiene l’effetto contrario a quello desiderato: il governo di Mussolini (col famoso discorso del 3 gennaio 1925) chiude la fase del fascismo “parlamentare”. Inizia il Regime. Il seguito è tristemente noto.

   La storia dimostra che il dissenso può esplicarsi anche fuori dall’aula del dibattito politico, ma come efficace interlocuzione con le altre Istituzioni dello Stato, che hanno funzione di equilibrio di un potere (eventualmente) mal esercitato.





  * Roberto Martucci, Storia costituzionale italiana, Dallo Statuto Albertino alla Repubblica (1848-2001), pp 194-195, Carocci Editore 2011


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