venerdì 14 maggio 2010

Il Galatino anno XLIII n° 9 del 14 Maggio 2010

Emergenze cittadine
L’interesse suscitato dall’editoriale del nostro Direttore nel precedente numero de “il Galatino”, con oggetto una libera interpretazione dello stemma civico sulla balaustra laterale della Chiesa Madre, è una polemica oziosa solo in apparenza. Perché mette sotto accusa un approccio alla storia cittadina talvolta superficiale ed irrispettoso: e sappiamo che quel simbolo non è decorazione insignificante ma vessillo araldico della civitas Galatinese. Facile concludere che il pressappochismo mostrato spesso nell’amministrare la cosa pubblica abbia trovato degno emblema nella balaustra traforata erroneamente.
Perciò vorremmo che il nascente Governo cittadino costituisse un punto di rottura con la politica del laissez faire nell’osservanza del decoro urbano in generale: ma soprattutto nella gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti. Un recente decreto governativo mette in dubbio la legittimità delle ATO, e non sappiamo con esattezza quali conseguenze potrà avere questa decisione. Dovranno comunque essere risolti i problemi esistenti, come l’estensione all’intero territorio comunale della raccolta differenziata porta-a-porta e conseguente eliminazione dei cassonetti.
Non è pensabile, esempio fra i tanti, che in via Pascoli, a pochi passi dal centralissimo corso Luce, un rudere fatiscente adibito a parcheggio sia “nobilitato” ulteriormente da 3 maleodoranti contenitori. Nè si può ancora tollerare che l’inciviltà di pochi continui impunita col deposito, fuori orario e fuori dai bidoncini familiari, delle buste di pattume negli spazi pubblici, alla portata di animali randagi. Ma soprattutto bisogna porre un freno definitivo all’abbandono di gomme d’auto, materassi e rifiuti ingombranti persino in zone centrali e frequentate.
Tutto questo è indegno di una Città che voglia definirsi civile, e tale voglia mostrarsi anche ai visitatori che porterà la stagione estiva ormai prossima. Ci umilia ascoltare i commenti ironici dei turisti che, dopo aver ammirato la Basilica ed il centro antico, affrontano la visione disgustosa della sporcizia abbandonata. Si faccia informazione nelle scuole e nelle famiglie, poi si sanzioni chi non rispetta le regole.
Ed infine, punctum dolens, è assolutamente necessario programmare un monitoraggio continuo, sistematico, della qualità dell’aria e dell’ambiente. Nella nostra zona la percentuale di malati e morti per cancro, purtroppo anche giovani, è superiore in maniera significativa rispetto alla media nazionale. Le cause si sospettano e si sussurrano a bassa voce. Si abbia il coraggio di fare chiarezza, Autorità cittadine, ASL e Rappresentanze sociali insieme, ognuno secondo i propri compiti istituzionali.



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