Tra i non credenti e gli agnostici si afferma che Dio è una creazione della mente umana, necessaria a chi abbia bisogno di immaginare una causa prima. Non esisterebbe il Dio vendicativo degli Islamici, né il Padre giusto e comprensivo dei Cristiani. Neppure il Matematico, che si diverta a far impazzire gli Ebrei coi rompicapi numerologici della Kabbalah. Un parto dell’umana fantasia anche l’aldilà, la vita dopo la morte. Ma nel dubbio che esista davvero, qualche furbastro accomuna tutti gli Dei nelle sue preghiere serali: non si sa mai. È il sincretismo modernista: a voi il mondo, sincretini!
Abbiamo osservato e scisso l’atomo in particelle sempre più piccole (un paradosso semantico, perché a-tomos è in greco antico il non-divisibile), viaggiamo nello spazio immenso. Studiamo l’infinitamente piccolo ed esploriamo l’universo, senza riuscire a fornire a noi stessi risposte certe ed univoche alle domande che da sempre attanagliano l’umanità.
Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo. Ed eventualmente, perché ci andiamo in macchina, zigzagando tra le fioriere.
Abbiamo osservato e scisso l’atomo in particelle sempre più piccole (un paradosso semantico, perché a-tomos è in greco antico il non-divisibile), viaggiamo nello spazio immenso. Studiamo l’infinitamente piccolo ed esploriamo l’universo, senza riuscire a fornire a noi stessi risposte certe ed univoche alle domande che da sempre attanagliano l’umanità.
Chi siamo, da dove veniamo, dove andiamo. Ed eventualmente, perché ci andiamo in macchina, zigzagando tra le fioriere.
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