giovedì 11 ottobre 2012

Il Galatino anno XLV n° 16 del 12 Ottobre 2012


Dei relitti e delle iene
Recita il primo articolo della nostra Costituzione che questa Repubblica democratica è “fondata sul lavoro”. Non è ancora una barzelletta ma diverte: contrappunto umoristico all’affermazione “Il lavoro non è un diritto”, che una signora, accidentale ministra di questa stessa Repubblica, rilascia in un’intervista al Wall Street Journal. La prèfica piangente non è nuova a queste boutade, parola che dalle nostre parti traduciamo con un vocabolo assonante ma più sapido.
Ora, che la carta fondamentale dello Stato fosse destinata de facto ad un uso alternativo quantunque ecologico, lo avevamo già sospettato nei due giorni in cui il tiranno sul colle aveva nominato prima senatore e poi premier uno dei valletti di bordo del Britannia. Se volessimo ascrivere illustri ascendenze ai protagonisti ed al gesto, potremmo ricordare Caligola ed il cavallo Incitatus. Salvo pentirci subito della similitudine incauta ed offensiva verso la memoria dell’imperatore e del suo nobile destriero, quello sì innocuo senatore ad honorem.
Come in tutte le calamità, pure oggi tra le macerie primeggiano traditori e ladri. Maggiore la rovina procurata al cittadino indifeso, maggiore anche il loro vantaggio personale, spendibile in incarichi nelle usurocrazie che governano il mondo. La nota di speranza è nelle generazioni giovani ed arrabbiate che occupano le piazze incuranti della repressione brutale. Quando un regime ricorre alla forza per zittire persino il pacifico dissenso, è il segno dell’imminente redde rationem.

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