Razzismi
di Stato
Nei giorni in cui scriviamo questa noticina,
il disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata va in discussione in
Senato. In sintesi e senza interpretazioni fuorvianti, si tratta di un
provvedimento che cristallizza e rende “istituzionali” le storiche
diseguaglianze negli stanziamenti tra regioni del Nord e del Sud, con buona
pace dell’art. 3 della Costituzione. A chi scrive non sembrerebbe un male per
il Meridione, se si fosse partiti da condizioni di parità e quindi potendo
gestire con ampia autonomia fondi pro-capite certi ed uguali per ogni
italiano (periodo ipotetico di terzo tipo).
Lo stracciarsi le vesti dell’opposizione è
ipocrisia e tardiva mossa di rivergination politica. La mancata
applicazione dei LEP (livelli essenziali delle prestazioni), che avrebbero
dovuto eliminare le sperequazioni in termini di salute, istruzione ed
erogazione dei servizi sociali è colpa anche dei passati governi della
(sedicente) sinistra italiana. Tutte le coalizioni che si sono succedute alla
guida del Paese, senza differenza tra colori politici, non hanno modificato di
una virgola lo status quo nord-centrico.
A futura memoria: l’esponente padano
Calderoli, emerito autore del disegno di legge in questione, presenta nel
curriculum giudiziario un paio di note di merito leghista (leggasi condanna in
1° grado per razzismo) che qui è opportuno rammentare. Parlando di Napoli: «Una fogna che va bonificata. Infestata
da topi, da eliminare con qualsiasi strumento, e non solo fingere di farlo
perché magari anche i topi votano.... Qualsiasi trasferimento di risorse a
questa città, che rappresenta un insulto del paese intero, sarebbe assurdo e
ingiustificato». 1 Riferendosi al ministro Cécile Kyenge: «Amo gli animali, orsi e lupi com'è noto, ma quando vedo le
immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle
sembianze di un orango». 2
Potremmo definirlo una persona equilibrata e rispettosa. Sì
nobili meningi, le stesse all’origine del famigerato “Porcellum”, escogitano la
“civilissima” proposta dell’autonomia differenziata, che sarebbe destinata all’indifferenziata
in un Paese serio. Latitano gli esponenti politici meridionali, allineati in un
silenzio che equivale a connivenza. Mutismo anche da chi avrebbe il dovere
istituzionale, oltre che morale, di difendere gli interessi del Popolo che
rappresenta e che lo elegge in Italia ed in Europa, ed invece ai suoi conterronei
consigliava di “rimboccarsi le maniche”. Oltre al danno, la beffa.
Non tutti subiscono senza
reagire. “«Questo è un governo nemico del sud,
ci sono milioni di fondi bloccati, l’atteggiamento del ministro Fitto è intollerabile»; il governatore
della Campania Vincenzo De Luca, che da
settimane sta lamentando ritardi e rinvii nell’assegnazione di fondi alla sua
regione (23 miliardi di euro, ndr), ha annunciato sabato mattina le iniziative
legali che intraprenderà contro il ministro per gli Affari europei: «In
qualunque paese civile si dovrebbe dimettere – ha detto -, nell’ultima
corrispondenza con il ministero avevamo dato 30 giorni di tempo per avere una
risposta, il termine scade il 22, data in cui procederemo alla denuncia alla
giustizia amministrativa, contabile e penale per gravi atti di omissione»”. 3
La fortuna del Nord è in gran
parte dovuta all’individualismo ed alla mancanza di solidarietà e coesione del
mondo politico meridionale. Era storia ed è cronaca.
1)
https://www.lastampa.it/politica/2006/11/02/news/calderoli-napoli-e-una-fogna-da-bonificare-1.37143047/
2)
https://www.swissinfo.ch/ita/tutte-le-notizie-in-breve/italia--insulti-a-kyenge--a-un-anno-e-6-mesi-a-calderoli/44680548
3)
https://www.ilfattoquotidiano.it/2024/01/13/de-luca-contro-fitto-per-i-fondi-bloccati-governo-nemico-del-sud-il-ministro-e-una-calamita-nazionale-lunedi-lo-denunciamo/7409113/