mercoledì 7 ottobre 2009

7 Ottobre 2009 - Il dolore

Gentile Professore,
da alcuni giorni una coppia di mezza età raggiunge mestamente il cimitero al mattino e ne esce quando la sirena delle 12 preannuncia la chiusura. Due genitori completamente estraniati dal mondo e chiusi nel dolore passano la giornata accarezzando la lapide di un ragazzino di 17 anni.
L’altro giorno un’altra coppia di coetanei e genitori era lì insieme a loro: i due padri piangevano a dirotto l’uno sulle spalle dell’altro, senza parlare.
Uno dei due uomini era la “penna” che dà voce a Pasquino Galatino.

Forse si deve, per primo chi scrive queste considerazioni, tornare a riflettere sulla miseria delle cose umane. Che siano il vero o presunto desiderio di “visibilità” attribuito da una gentile Signora a questa statua, oppure i siti e blog e giornali sui quali tentiamo di creare una polifonia di voci che reputo benefica per la democrazia di questa Città.

Professore carissimo, sono certo che la simpatia (in senso etimologico) che avverte per me e che ricambio, è parte di quella umanità che non vogliamo sacrificare alle cose spesso meschine di cui abbiamo scelto di occuparci. Non so ancora per quanto, per parte mia.

Cordialmente,

Pasquino Galatino

Nessun commento:

Posta un commento